Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
Ennesimo abbandono dalla nave che sta affondando! Si è svolto ieri un consiglio dell’Ente difficile nel farlo decollare per assenza del numero legale e soprattutto caratterizzato da lunghi silenzi e facce d’imbarazzo per riassumersi poi, nei pochi minuti finali, in una ratifica e una misera comunicazione d’intenti.
Atteggiamento pressoché grottesco quello del Super-Segretario giacché uomo di grande esperienza amministrativa e che seppur cosciente dell’assenza del numero legale ha aperto l’assise con la retorica domanda… possiamo fare l’appello? Nel contempo prendeva e perdeva tempo nel conteggio del numero legale in attesa di chissacchesia quale salvatore della Patria (in questo caso salvatore dell’Ente) o che si materializzasse il Salvatore stesso. Così passavano incessanti i minuti di silenzio, vuoti e imbarazzanti, su un Consiglio durato poi, in tutto, circa mezz’ora.
Fiinalmente iniziata l’assemblea si ratifica l’ennesimo congedo di un consigliere dell’Ente, questa volta del Consigliere Sergio Stella! Altra fuga di cervelli? NO diciamo noi!
L’ennesimo improvviso indebolimento della fallimentare amministrazione Borzacchi fatta di silenzi e dimissioni senza alcuna spiegazione ai nostri utenti concittadini. Spiegazioni che dovrebbero essere un atto politico obbligatorio e doveroso soprattutto verso i loro stessi elettori. Dopo le dimissioni arriva la surroga del nuovo consigliere Silvio Torresi che, votata all’unanimità, viene allo stesso modo accolta e accettata chissà questa volta per quanto altro tempo.
Altro fatto conclamatosi ieri all’assise del consiglio è stato la presa d’atto delle dimissioni del dott. Sergio Tognoni, Revisore dei Conti, il quale, dopo appena soli tre mesi di mandato, ha come detto rassegnato il proprio incarico. Vogliamo essere benevoli ma non possiamo non evidenziare il segnale politico chiaro ed inequivocabile delle gravi difficoltà di quest’amministrazione per vicende interne tenute gelosamente noscoste per le quali, in molti, continuano a prenderne le opportune e dovute distanze.
Sarebbe opportuno e doveroso avere da parte dell’Ente agrario, soprattutto verso i cittadini-utenti i quali ne potrebbero pagare le conseguenze, avere spiegazioni per le continue e ripetute fughe dal Consiglio da parte dei consiglieri eletti o neo-surrogati visto che, con il loro gesto, sembrano voler confermare inevitabilmente la gravità delle vicende insite all’interno dello stesso.
Sembrerebbe come se, all’interno dell’Università Agraria si fossero create delle crepe politiche talmente pericolose tanto da rendere impossibile un condotta unitaria tra gli stessi amministratori. Per terminare ci domandiamo infine se la giunta Borzacchi abbia a tutt’oggi o abbia mai avuto la lucidità e soprattutto la contezza per capire ed affrontare la grave crisi economica in cui versa l’Ente (loro cavallo di battaglia in campagna elettorale) o se, come pensiamo noi, sia stato solo il solito mezzo per fare politica e far divertire qualche assessore.