Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
Abbiamo saputo che, con una nota inviata il 19 agosto u.s. dal nostro sindaco Giulivi al prof. arch. Pier Luigi Cervellati, è intenzione dell’amministrazione comunale revocare a quest’ultimo l’incarico per la redazione del P.U.C.G. (Piano Urbanistico Comunale Generale) e che nei prossimi giorni lo stesso professore sarà a Tarquinia per discutere nel dettaglio la proposta. Sulla nota trasmessa viene riportato che “… si conferma la volontà di questa Amministrazione, in funzione di una diversa programmazione urbanistica del proprio territorio, di retrocedere al proseguio degli impegni assunti …”
Prendiamo atto e ci duole constatare che, per il nostro territorio, si perda l’ennesima occasione di dotarsi di un Piano Regolatore “pensato” da un urbanista di fama internazionale, (in precedenza tale incarico era stato affidato e poi revocato allo studio dell’arch. Benevolo).
Il nostro Movimento aveva messo tra le priorità del programma elettorale il completamento dell’iter approvativo del Piano Regolatore al fine di avere, finalmente e a distanza di oltre 50 anni dalla sua prima stesura, uno strumento indispensabile per la programmazione e gestione del territorio.
Continuiamo a ritenere questo, uno strumento per noi fondamentale e pericoloso considerarlo un orpello superato da strumenti urbanistici alternativi (piani integrati).
Questa scelta quanto costerà alla comunità? Perchè su un tema cosi importante per la vita del paese, su una decisione cosi definitiva, non si è sentita l’esigenza di aprire un dibattito pubblico? Perchè si è preferito disattendere la necessaria pratica di pianificazione urbana (visione) tesa ad individuare strumenti urbanistici innovativi e sostenibili? Quale emergenza urbanistica era ed è cosi fondamentale da portare le vecchie e la nuova amministrazione a ritenere il P.U.C.G. un problema anziche una soluzione Recita un proverbio: non si può pensare di fare cose nuove e diverse, quando si continuano a fare le stesse cose.
Il Movimento Civico per Tarquinia spera vivamente che tale scelta non diventi un “lasciapassare ” per quelle politiche economico-espansive che consumano territorio, generano interventi occasionali e opere pubbliche non pensate. Il P.U.C.G. è e rimane un’occasione formidabile per ripensare la città e il suo territorio. E’ una scelta che obbliga a considerare sia la prospettiva di lungo termine sia quella a breve termine, che non possono essere pensate e impostate in alternativa ma devono essere tenute insieme in modo organico e ordinato, distinguendo nel piano la parte strutturale da quella programmatica e obbligando le amministrazioni future al suo rispetto, alla sua attuazione e soprattutto alla sua difesa. Per questo, dotare un comune del suo Piano Regolatore, è cosi importante perchè, se vogliamo, è un pò la CARTA COSTITUZIONALE della pubblica amministrazione.
Il tempo ci aiuterà a capire meglio e a dare risposte ai tanti interrogativi!
Nel frattempo noi del Movimento Civico per Tarquinia continueremo con la nostra azione di controllo sul territorio assicurando inoltre che il P.U.C.G. rimane e rimarrà uno dei punti cardini del nostro programma.
Coordinamento Movimento Civico per Tarquinia