Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
È norma consolidata che una neo eletta amministrazione sia oggetto, a cento giorni dalla nomina, di un primo giudizio circa l’operato e la direzione amministrativa.
Nonostante tutta la buona volontà e la comprensione di cui noi del movimento civico siamo capaci, siamo costretti ad esprimere un giudizio fortemente negativo. E non per pregiudizio o volontà di critica che banalmente si fa stando all’opposizione. Ma per il merito degli ultimi avvenimenti.
Dopo anni di servizio gratuito della navetta destinata al collegamento con le periferie e il centro storico a beneficio dei cittadini, soprattutto degli anziani, questa amministrazione, decide di rendere questo servizio a pagamento della serie, parafrasando un vecchio film, quanti siete, dove andate cosa fate, un fiorino.
Se questo non sembra abbastanza grave, vi informiamo che sono state spedite a tutte le associazioni culturali e sportive le lettere di sfratto dai locali comunali, nei quali si svolgevano le varie attività.
Vi è di più, sembra che sia stata revocata la convenzione con l’azienda che ritira i rifiuti al 30 settembre senza che si veda all’orizzonte nuova gara, nel frattempo però, il canone è già aumentato di oltre il 10%.
Stendiamo per pura pietà un velo sull’idea di rendere a pagamento i parcheggi del lido fino a dicembre, evitiamo perfino di approfondire i motivi per cui la giostra delle contrade in questo novello anno vede la sua dipartita, dato che non verrà fatta e del perché, sono state sostituite le eleganti sedie della sala del consiglio in legno con quelle trasparenti modello falsa ikea dal costo indefinibile.
Vi è una delibera, approvata all’unanimità dal consiglio e da noi proposta circa le inefficienze della Talete, che giace in qualche cassetto e della quale non si hanno avuto più notizie. Tutto questo in perfetto stile leghista, con protervia e prepotenza, senza alcun preavviso o incontro con le associazioni.
A conferma che la partecipazione e la condivisione dei cittadini sono un orpello per chi teorizza i “pieni poteri” in ogni occasione pubblica. Dulcis in fundo, il teatro, dopo gli sforzi fatti in questi ultimi trenta anni e da ultimo dal commissario prefettizio per renderlo fruibile, dopo la stagione trionfale dello scorso anno, in questo nuovo anno dalle mille e una novità, rischia di rimanere chiuso con buona pace di tutti quelli che considerano la cultura, il teatro, la musica, la pittura la danza e quanto si ritenga opportuno, cibo per l’anima. Nutrimento indispensabile per edulcorare un generale imbarbarimento culturale che ha visto l’apice nell’ascesa e, per fortuna, nel tonfo del capitano!?
Nel frattempo il popolo vocifera, chiedendosi che cosa si nasconde dietro l’ipotesi dell’ampliamento e vendita delle nove \diciotto buche del campo da golf in quel di Marina Velka. Prima i tarquiniesi!?
il Movimento Civico per Tarquinia