Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
In tempi in cui si sono chiuse scuole e università, banche e assicurazioni, attività produttive e commerciali, manifestazioni e attività sportive, luoghi di culto, musei ecc., con l’ordinanza n. 37 del 04/04/2020 il Sindaco del Comune di Tarquinia tira fuori dal cilindro l’ennesima sorpresa. Ossia, chiudere al traffico in entrambi i sensi di marcia rendendola nei fatti di uso esclusivo dei residenti, Via Vecchia della Stazione.
Una prima domanda ci sorge spontanea! Ma a quale scopo chiudere Via Vecchia della Stazione in un periodo in cui le persone possono uscire in modo limitato a causa delle restrizioni fatte dal Governo per ridurre al minimo le possibilità di contagio? Per quale motivo certe decisioni sono prese e attuate in questo periodo?
I cittadini di Tarquinia hanno appreso esclusivamente attraverso il web e/o i social, di punto in bianco, “l’attuazione” di vie “privatizzate”, di divieti di accesso per alcune strade del centro storico e, come se non bastasse, l’approvazione di piani di lottizzazione ratificati in fretta e in furia dalla Regione Lazio, stralciando terreni di proprietà dell’Università Agraria. Anche se, sono decenni che nella nostra città i piani di lottizzazione sono in attesa di approvazione da parte degli enti preposti!
E’ evidente che di questi tempi in cui imperversano apprensioni sulla pandemia legata al Coronavirus e a tutte le conseguenze negative che tale realtà potrebbe arrecare, l’attenzione non si concentra di certo sulla chiusura al traffico di una “semplice” strada o sull’approvazione di un piano di lottizzazione, ma altrove! Come mai però tanta fretta?
Abbiamo deciso di divulgare queste notizie poiché alcuni nostri concittadini ci hanno sollecitato nel farlo, stupefatti che argomenti di tale importanza, siano stati trattati così velocemente e decisamente in sordina. Gradiremmo chiarimenti!
Il Movimento Civico per Tarquinia