Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
Nell’immobilismo che caratterizza questa amministrazione il settore cultura e spettacolo è forse anche più penalizzato degli altri.
Museo e Necropoli, che fanno parte del sito patrimonio UNESCO, aperti soltanto il fine settimana, cinema multisala e teatro chiusi, come pure la biblioteca e l’archivio storico – che erano un vero e proprio vanto, tra le poche strutture aperte anche il sabato nell’intera provincia!
I pochi eventi in programma in prevalenza organizzati da singoli gestori di attività, associazioni di commercianti o associazioni culturali, e chi più ne ha più ne metta! In pratica nessuna attività culturale di rilievo viene offerta ai cittadini e ai visitatori.
Eppure Tarquinia ha molto da offrire come spunto per “fare” cultura, a beneficio dei cittadini prima di tutto e poi per attrarre turismo di qualità, non “mordi e fuggi”.
È pur vero che la situazione di questa estate 2020 è purtroppo anomala, a causa di tutte le restrizioni dovute alla pandemia in corso, ma non mancano le possibilità di organizzare spettacoli all’aperto usufruendo di scenari di tutto rispetto, come già è stato fatto in passato: piazze del centro storico, chiostro San Marco, Ara della Regina. Ma, tutto si riduce all’intrattenimento per bambini o alla fiera al lido. D’altronde si sa, la cultura è sempre la Cenerentola, specie per certi personaggi…