“Ci risiamo!”: interviene con tono deciso il Movimento Civico per Tarquinia sulla delibera comunale che lancia un concorso di idee per un monumento che ricordi le vittime delle Foibe e della Shoah.
“Dopo l’infelice uscita della proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre insieme a Egea Haffner (ordine del giorno presentato da alcuni consiglieri comunali di maggioranza del nostro comune nella seduta del C.C. del 28/02/2020) per la quale, come ricordiamo, la stessa sig.ra Haffner ha il più delle volte dichiarato di non voler essere strumentalizzata dalla politica, – attacca il Movimento Civico – oggi sulle pagine dei giornali leggiamo la proposta dell’assessora Tosoni per la realizzazione di un parco a ricordo dei morti delle Foibe e della Shoah. Anzi, dalla notizia si apprende che… “la giunta ha deliberato ieri mattina un concorso di idee per la realizzazione dei monumenti che ricordino le foibe e la shoah all’interno del Parco delle Mura”.
“Siamo al paradosso e vogliamo consigliare all’assessora Tosoni di ristudiare la storia italiana, europea e mondiale che và dagli anni 1922 al 1945. – incalza la nota – Riteniamo veramente inopportuno avvicinare i due fenomeni! Mettere insieme le due cose è una forzatura terribile e fuori luogo”.
“La Shoah è stato un genocidio, – l’opinione del Movimento Civico per Tarquinia – il tentativo di liquidare un popolo con l’uccisione di 6 milioni di persone, un’uccisione organizzata da parte di uno Stato nei confronti di una popolazione che non aveva fatto nulla. E le foibe? Le foibe sono un evento storico del tutto diverso. Esisteva uno Stato, quello jugoslavo, che aveva attuato delle vere e proprie purghe anti-italiane. Precisamente, ci sono stati venti anni di regime fascista, un’italianizzazione coatta con espropri dei beni da parte delle nuove autorità italiane, sono state abolite le scuole in lingua slava e imposti nomi italiani. Questo non giustifica, ma fa capire il substrato su cui s’innesta la reazione. Pertanto, la Shoah nasce dal nazismo tedesco coadiuvato dal fascismo italiano, differentemente, le foibe nascono da conflitti storici ben precisi limitati a quell’area!”
“A questo punto, – continua la nota – per concludere, vogliamo precisare che, oltre alla Shoah (termine che ricordiamo all’assessora indica lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale perpretato dalla follia di Hitler e i suoi seguaci in concorso con il fascismo di Benito Mussolini) assieme ai 6 milioni di ebrei, le vittime dell’olocausto annoverarono le popolazioni slave delle regioni occupate nell’Europa orientale e nei Balcani, e quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici (in particolar modo comunisti e socialisti), massoni, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali e portatori di handicap mentali o fisici. Il numero degli omicidi, perché di questo si tratta, tra il 1933 e il 1945, fu di circa 11-12 milioni di vittime, di entrambi i sessi e di tutte le età (senza riguardo per anziani e bambini)”.
“Cara assessora, – conclude il Movimento Civico – tenga per se le cose buone fatte dal fascismo e da Benito Mussolini, noi la nostra storia l’abbiamo studiata con il cuore in gola ogni giorno, notte dopo notte, ora dopo ora, per non dimenticare! Si ricordi che lei ricopre un ruolo pubblico e questo lo deve alla libertà conquistata dalla lotta al nazi-fascismo e per la quale sono morti, in combattimento o eliminati dopo essere finiti nelle mani dei nazifascisti, complessivamente circa 44.700 persone nonchè altri 21.200 mutilati o invalidi. Questi sono i numeri che la Resistenza ha pagato per ottenere quella democrazia per la quale Lei, oggi, sta ricoprendo tale funzione pubblica. Per rispetto di questa nostra democrazia, conquistata con il colore “rosso” del sangue di molti essere umani le diamo un consiglio… perché assieme al monumento per la Shoah non ne fa realizzare uno a memoria di tutte le altre vittime dell’olocausto?”