“In merito alle imprecise notizie, riprese anche dalla stampa nazionale, sul presunto diniego dato alla produzione del film “In the hand of Dante”, l’Amministrazione Comunale intende fare chiarezza”: si chiude con una nota da piazza Matteotti la giornata “cinematografica” tarquiniese, dopo che la presa di posizione del sindaco Giulivi nell’intervista di stamani era finita anche sulle cronache locali del Corriere della Sera e Repubblica.
Cosa dice il comune
“Premesso che non è mai stato dato alcun diniego allo svolgimento delle riprese, – continua la nota – nell’incontro di questo pomeriggio sono stati chiariti alcuni iniziali fraintendimenti e sono stati definiti tutti i passaggi che avevano creato le incertezze dovute dagli stretti tempi con cui è stata presentata l’istanza di autorizzazione”.
“La produzione, dopo aver avuto un incontro con il Sindaco, ha risolto le iniziali incomprensioni nate a causa di una errata comunicazione – dichiarano dalla Indiana Production – ma ha trovato da parte dell’Amministrazione una piena disponibilità ed una totale collaborazione per la buona riuscita delle riprese”.
Chi dovrebbe arriva a Tarquinia
La nota si conclude con la conferma dell’originale piano di lavorazione, ribadendo che nei prossimi giorni inizieranno a Tarquinia le riprese del film di Julian Schnabel. Che sarà nella città tirrenica, ma a quanto pare accompagnato – come da programma originario – solo dal protagonista del film, Oscar Isaac: poche chances per i tarquiniesi di incrociare le superstar Gerard Butler, Jason Momoa o Gal Gadot, protagonisti invece delle scene di questi giorni a Viterbo, o Johnny Depp, che ha acquisito con la sua casa di produzione i diritti cinematografici del libro a cui si ispira la pellicola.
Ad ogni modo, tutto è bene quel che finisce bene: Tarquinia può avvantaggiarsi della presenza per qualche giorno di una produzione cinematografica, con tutti i vantaggi che questa porta in termini di indotto e visibilità, e la troupe non deve rivedere i suoi piani. Resta la sensazione di un caso che, all’evidenza dei fatti, poteva essere evitato, se non altro nei modi mediatici in cui è esploso: le esperienze molto positive degli anni scorsi dimostrano come opportunità simili siano da cogliere, se non da propiziare.