Riceviamo e pubblichiamo
Dopo molti anni di richieste da parte del Comune, finalmente il Demanio accoglie le richieste dell’Amministrazione di Tarquinia, che cede a titolo definitivo non oneroso, gli oltre quattro ettari della Pineta di San Giorgio con annessi fabbricati.
Questa mattina Eugenio Chiazzolla, funzionario in servizio presso la Direzione Regionale Lazio dell’Agenzia del Demanio, in qualità di Responsabile dell’Unità Organizzativa Servizi Territoriali Lazio 1; intervenuto su delega del Direttore Regionale Lazio dell’Agenzia del Demanio Giuseppe Pisciotta ha firmato, alla presenza del sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, la concessione a titolo definitivo non oneroso, la Pineta di San Giorgio.
Dopo anni di tentativi, respingimenti e dinieghi finalmente oggi, il Comune di Tarquinia, ha potuto ampliare il suo patrimonio. Pineta e relativi fabbricati in uno dei punti più suggestivi della costa, adesso, potranno essere gestiti direttamente dall’Amministrazione comunale che, già dalla scorsa estate, aveva fatto in modo che cessasse ogni tipo di abuso da parte dei fruitori dell’antistante spiaggia, ripulita d ormeggi, stalli, rifiuti e che d’ora in avanti potrà risistemare questa area che, nell’arco degli anni, ha perso quasi totalmente la recinzione che la proteggeva e diventata terra di nessuno.
Il Comune di Tarquinia ha ottenuto l’alienazione del bene in tempi straordinariamente brevi. Il sindaco Giulivi, infatti, aveva inoltrato domanda di riesame della pratica (bocciata nel 2017) il primo ottobre scorso. Altro punto del programma politico del Sindaco Alessandro Giulivi presentato in campagna elettorale e realizzato con largo anticipo sulle stime iniziali.
Il compendio oggetto di trasferimento, con tutte le pertinenze, accessori, oneri e pesi, entra a far parte, da oggi, del patrimonio disponibile del Comune di Tarquinia. Già dalla prossima estate, la Pineta di San Giorgio, assumerà una veste totalmente diversa rispetto al passato e potrà tornare ad essere luogo di riposo e pic-nic come lo era un tempo.