Riceviamo e pubblichiamo
Emergenza immigrazione: nel 2016 si sono svolte in Italia 104 proteste organizzate da comitati locali. Nel viterbese elencate Blera e Tarquinia. Il giornalista Francesco Borgonovo, del quotidiano “La Verita” diretto da Maurizio Belpietro, nell’edizione di oggi, domenica 19 marzo 2017, pubblica un interessante articolo dal titolo “La mappa dell’Italia che rifiuta l’invasione”.
Il pezzo è corredato da una cartina geografica dell’Italia, che indica i paesi dove si sono svolte manifestazioni e iniziative. Analizzando il dossier elaborato da un’associazione, che ha censito 210 proteste svoltesi in Italia contro l’arrivo di extracomunitari, il giornalista ha tolto quelle organizzate da partiti e movimenti politici ed è giunto al dato di ben 104 località dove, ad animare le democratiche proteste, sono stati dei comitati di cittadini. Tra queste Blera, con le proteste nella frazione di Civitella Cesi, e Tarquinia con la vicenda del ventilato arrivo di extracomunitari in un hotel.
“Non siamo soli – dichiara il Comitato Civico Tarquinia – nel 2016 in oltre un centinaio di Comuni si è democraticamente protestato contro l’emergenza immigrazione. Un fenomeno che suscita la giusta reazione della popolazione italiana e che non viene affrontato con i dovuti accorgimenti dal governo nazionale e da alcune amministrazioni comunali. Un ricco affare per i trafficanti di esseri umani, che secondo dati raccolti dall’Europol, nel 2016 hanno incassato circa 2 miliardi di euro. Un affare enorme – prosegue il Comitato Civico – anche per associazioni e cooperative. Basti ricordare le intercettazioni telefoniche dell’inchiesta “mafia capitale”, dove uno dei protagonisti asseriva che l’accoglienza dei migranti rendeva più del traffico di droga.
Proseguiamo la nostra attività – conclude il Comitato Civico – vigilando e mettendo in atto tutte le iniziative democratiche e pacifiche per vedere rispettati i diritti dei nostri concittadini, in particolare le 193 famiglie tarquiniesi che attendono da anni l’assegnazione di una casa popolare.”
Comitato Civico Tarquinia