Riceviamo dall’IIS Cardarelli e pubblichiamo
FortificAzione è il progetto EDU, promosso dall’associazione AIGU (Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO), nel quale la nostra scuola si trova impegnata con le due classi quinte del turistico. Il nome richiama l’immagine simbolo del muro, inteso come barriera e sarà tema degli incontri ludo-didattici che si terranno tra l’associazione AIGU, il Museo delle Mura di Roma, il Centro Astalli di Roma, l’Istituto Cardarelli di Tarquinia, il Liceo Albertelli di Roma e altre associazioni partner che verranno coinvolte nel corso dei 6 incontri, insieme all’illustratore Michele Cerone.
A conclusione del percorso verrà allestita una mostra negli spazi del Museo delle Mura di Roma con gli elaborati prodotti dai ragazzi sui contenuti dell’Agenda 2030 e con un focus particolare sulle migrazioni.
Il progetto, prima dell’interruzione imposta dalla pandemia, ha preso avvio a gennaio 2019 con un incontro iniziale che ha visto protagonisti gli studenti dell’istituto Cardarelli, le testimonianze di due migranti dell’associazione Baobab e la partecipazione della giornalista Annalisa Camilli.
Il prossimo 18 gennaio si è svolto il primo incontro ad apertura della nuova serie, che coinvolge i referenti di due delle associazioni partner, uno di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e l’altro della Scuola di Italiano del Centro Astalli, impegnato in attività e servizi per l’accoglienza e la solidarietà ai rifugiati e agli sfollati di ogni nazione.
Si è scelto di promuovere le tematiche relative all’Agenda 2030, in particolare il gruppo regionale AIGU ha scelto di concentrarsi sull’obiettivo n° 10, Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni”.
Lo scopo è quello di sensibilizzare gli studenti ai temi sociali dell’integrazione, del dialogo interculturale e della disparità di accesso alla cultura attraverso il loro impegno e la loro partecipazione attiva al progetto.
I muri solitamente sono una barriera, delimitano uno spazio, confinano lo sguardo e il movimento, stabiliscono un dentro e un fuori, separano. Rappresentano incomunicabilità, pregiudizio e restringono gli orizzonti se costruiti con l’intento di segregare e distanziare.
È questo il motivo per cui può diventare uno spazio prolifico dove l’energia e la creatività dei ragazzi possono raccontare un’altra storia. Ma a questo servono le storie, a moltiplicare la vita, a metterla in relazione con la sua infinità, sono vascelli per varcare confini…