Riceviamo dal Comitato “Insieme per l’Ospedale di Tarquinia” e pubblichiamo
La lunga catena umana che ieri mattina ha stretto l’ospedale di Tarquinia in un abbraccio simbolico ha detto con fermezza che i cittadini non si fermeranno e continueranno a difenderlo da chi ne vuole la fine, non dichiarata ma subdolamente attuata.
Una nutrita rappresentanza del gruppo di ginnaste dell’Associazione Arteritmica ha aperto la manifestazione, che si è snodata attorno al nosocomio con centinaia di persone che hanno sfidato il vento gelido, per esserci a presidiare il proprio ospedale. Gli obiettivi dell’evento, ripetuti anche a conclusione della manifestazione con parole appassionate, sono chiari e fermi: rafforzare il pronto soccorso anche dal punto di vista diagnostico e specialistico; riaprire il reparto di ortopedia per farlo tornare all’eccellenza che ha rappresentato fino a pochi mesi fa; spendere i fondi stanziati da quasi due decenni e mai utilizzati per migliorare la struttura e renderla più efficiente e funzionale per le esigenze del territorio; denunciare i silenzi della dirigenza ASL di fronte alle domande legittime del Movimento che vuole sapere, perché ha il diritto di sapere.
Il fronte della nostra battaglia è ampio, perché la situazione va monitorata continuamente affinché i gioielli residui, rappresentati dal reparto di medicina e dall’ambulatorio oncologico, non cadano anche loro vittime di chi non sa fare altro che dire: è colpa di qualcun altro.
Esprimiamo il nostro ringraziamento e la nostra solidarietà a tutto il personale sanitario, che, nonostante le difficoltà, si adopera costantemente per far funzionare al meglio il nostro ospedale. Giova ricordare che la nostra battaglia è iniziata con un governo della Regione opposto a quello attuale e non c’è colore politico che possa fermare la nostra azione.
A fronte della partecipazione sentita e numerosa dei cittadini stonava la mancanza degli amministratori del territorio, tutti invitati. Silenzi e assenze di chi ha in vario modo potere sono una forma di connivenza intollerabile, che denunciamo con forza. Alla buona riuscita dell’abbraccio ha contribuito l’azione ben coordinata delle Forze dell’Ordine. È doveroso sottolineare anche la presenza significativa del Comitato della Croce Rossa di Tarquinia. L’abbraccio dei cittadini e il valore simbolico che trascina con sé, rappresenta una bella carica per preparare durante l’inverno le azioni decise e mature che il Movimento metterà in campo a primavera.