Riceviamo da Il Cinghiale Bianco e pubblichiamo
Una delle aree costiere più belle dell’alto Lazio, di autentico pregio naturalistico, deturpata – oltre che da una vergognosa incuria – anche da una quantità enorme di rifiuti: si può descrivere così, con una semplice frase, la pineta di San Giorgio, a Tarquinia.
Pineta che i volontari dell’ETS Il Cinghiale Bianco nei giorni scorsi hanno provveduto in parte a ripulire, raccogliendo una notevole quantità di rifiuti di ogni genere: plastica, fazzoletti, involucri alimentari, preservativi, parti di mobilio, siringhe, elementi metallici e chi più ne ha più ne metta.
Una situazione sconvolgente e vergognosa, a maggior ragione perchè di tratta di un’area frequentata da bagnanti e famiglie, che avrebbe del potenziale turistico su cui probabilmente nessuno ha mai avuto reale voglia di scommettere ed investire.
Come possiamo definirci una società civile se consentiamo che un luogo di simile bellezza sia relegato a discarica a cielo aperto? Occorre che le istituzioni competenti dedichino maggiore cura ad aree come questa, ma è necessaria anche una vera sensibilità alla tutela ecologica da parte di noi cittadini: è importante adottare comportamenti volti alla riduzione dei consumi ed a non abbandonare i rifiuti nella natura, ma soprattutto una maggiore sensibilità verso gli scempi ambientali. In situazioni di simile degrado, se ognuno di noi si scandalizzasse raccogliendo qualcosa, contribuirebbe già alla riqualificazione dell’area. I volontari dell’ETS Il Cinghiale Bianco hanno già iniziato a dare l’esempio, con la speranza che simili gesti possano essere emulati da molti, ed educare ad un maggiore rispetto per l’ambiente.