Riceviamo e pubblichiamo
Gli studenti dell’istituto “San Benedetto” di Tarquinia protagonisti del progetto “Il rispetto del patrimonio culturale. Ripartiamo dai giovani”. “Un progetto di sensibilizzazione alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali – dichiara la dirigente scolastica Maria Grazia Catone – che Sabina Angelucci, conservatore dei beni culturali e nostra docente, ha proposto anche al nostro istituto e che abbiamo approvato con grande soddisfazione, vista l’importanza della tematica”. “Le classi del liceo delle scienze umane – afferma Sabina Angelucci, anche coordinatore del master in archeologia giudiziaria e crimini contro il patrimonio culturale del Centro per gli studi criminologici, giuridici e sociologici di Viterbo – dagli inizi di febbraio, sono coinvolte in attività formative teoriche e pratiche, che permettono loro di acquisire gli strumenti per la conoscenza del patrimonio culturale del territorio, per saperlo leggere, interpretare e per dialogarci, con rispetto e amore; un amore che consentirà ai beni culturali di sopravvivere, ma che soprattutto farà crescere nei nostri ragazzi quel senso civico di rispetto che purtroppo ci sta sfuggendo lentamente dal controllo”.
Oltre all’analisi storico-artistica dei monumenti e alla conoscenza della consistenza patrimoniale dei beni presenti nel centro storico di Tarquinia, nel progetto sono trattate le nozioni principali in materia di legislazione dei beni culturali, con particolare riguardo alla tutela, alla valorizzazione e alla fruizione. Nell’ambito del progetto, il 25 febbraio, gli allievi dell’istituto “San Benedetto” hanno incontrato il maggiore dei carabinieri nel Nucleo del Tpc (Tutela del patrimonio culturale) di Roma, Michelangelo Lobuono, per approfondire le tematiche legate alla salvaguardia dei beni culturali e al ruolo ricoperto dall’Arma in questo ambito.
Nelle prossime settimane sono invece previste anche attività di campo, che consisteranno in ricognizioni nel centro storico di Tarquinia, durante le quali gli studenti potranno rilevare eventuali danneggiamenti e tutte quelle ‘anomalie’ che pregiudicano lo stato dei luoghi. Ai ragazzi verrà chiesto di effettuare dei rilievi fotografici e saranno fornite loro delle schede da compilare, dove annoteranno i dati principali del bene e i danni o le situazioni a rischio rilevati e che saranno poi consegnate al termine dell’iniziativa. Questa catalogazione sarà considerata uno strumento di monitoraggio utile alle autorità competenti in materia di tutela. Al termine dei lavori è prevista la presentazione dei rilevamenti effettuati dagli studenti.