Tarquinia, Giuseppe Calandrini relatore all’Accademia di Belle Arti: si parla di creazione musicale e intelligenza artificiale

Giuseppe Calandrini, compositore musicale di Tarquinia, è stato domenica scorsa, 9 marzo, protagonista di un intervento a Roma, all’Accademia di Belle Arti, in occasione della presentazione della rivista “Insight – La Cultura dell’Altro”, alla quale ha contribuito con un articolo. Presso la sede di Campo Boario, infatti, si sono riuniti molti dei contributori del magazine, discutendo del tema portante di questa edizione, “Educare ai sentimenti e alle emozioni, tra intelligenza umana e intelligenza artificiale”.

“Un’esperienza bella e stimolante – spiega Giuseppe – resa possibile dal professor Enrico Pusceddu, che della rivista è il direttore. Il suo invito a produrre un contributo è stato un bell’impulso a ragionare sul mio ruolo, nello specifico sul rapporto con i registi e su come questo possa cambiare con l’avvento dell’IA. Piacevole confrontarsi sia con l’idea di scrivere delle mie competenze, che di parlarne a una platea di artisti, docenti e studenti”.

Collaborazioni e progetti internazionali

L’invito arriva nel cuore del percorso di crescita artistica e professionale di Giuseppe, che negli ultimi anni ha stretto collaborazioni artistiche di livello in ambito nazionale e internazionale, producendo musica per la televisione ma, sopratutto, per il cinema.

“Dopo l’esperienza con il regista Stephen Meier per la colonna sonora di Woodbridge, si sono aperti tanti contatti negli Stati Uniti e oggi, oltre che con lui, sto collaborando con Frank Zanella e Hussain Ahmad, tra corti e progetti di lungometraggi per cui sono già in opera sceneggiature e colonne sonore. Ma anche in Italia si muove molto, soprattutto grazie alla fiducia che ha riposto in me Massimiliano Feresin, montatore che vive nel cinema da oltre quarant’anni e che mi ha presentato in modo lusinghiero a tanti protagonisti di questo mondo. In questo periodo, sto collaborando soprattutto con Barnaba Bonafaccia, Francesca Fran Marconi e Gian Paolo Damato”.

Musica per il cinema, la televisione e il settore pubblicitario

Al cinema, si affianca qualche progetto per la televisione: anche in questo caso, l’ottimo lavoro con la musica che ha accompagnato il docufilm su Gomorra ha moltiplicato le opportunità per Giuseppe, che però seleziona con attenzione e si mette in gioco solo su produzioni stimolanti e meritevoli: tanta musica per Sky Atlantic e Arte, e ancora Gambero Rosso Channel, RAI Play – “la serie su Ennio Flaiano, con Alessandro Gassmann, mi ha aperto tante successive opportunità”, rivela), sino a Saturday Night Live e MTV (“e che strano è stato sentire qualcosa di mio passare sul canale che da adolescente ho visto nascere e da cui ho sentito tanta musica!”). Senza tralasciare importanti collaborazioni con brand come Mastercard o Ericsson.

In totale, a oggi, oltre 250 brani composti, usati tra tv e cinema e depositati alla Siae: “La bellezza, ora, è che ho tanti lavori su tanti registri diversi, – spiega Giuseppe – dall’orchestra classica alla techno”.