Riceviamo e pubblichiamo
Fino a pochi anni fa l’alto Lazio era la provincia “babba”, rifugio di qualche imboscato, luogo di traffici marginali e scarsi affari…. È ancora così? Con la gestione dei rifiuti che ha attirato notevoli interessi delle cosche e con la presenza del porto di Civitavecchia e di intense attività turistiche e balneari, sarà ancora così? O si stanno alimentando gli appetiti più loschi? Dopo l’operazione Erostrato, che ha portato alla luce la prima associazione di stampo mafioso nostrana, siamo ancora la provincia “babba”? E quando la crisi economica strozza gli artigiani e i commercianti, è quello il momento in cui si accetta l’abbraccio mortale con la mafia?
Ne parleremo con Tiberio Bentivoglio, l’imprenditore reggino che da più di trent’anni tiene testa al racket del pizzo, nonostante il suo negozio sia stato più volte incendiato e lui stesso si sia salvato per puro caso da un tentativo di omicidio. La testimonianza del suo forte impegno contro la ‘ndrangheta lascia sempre in coloro che hanno la fortuna di conoscerlo un ricordo indelebile di coraggio e di dignità.
Ascolteremo anche Gianpiero Cioffredi, per molti anni presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, che fornirà un quadro aggiornato della presenza delle organizzazioni mafiose nel nostro territorio. Obiettivo dell’incontro, promosso e organizzato da Semi di Pace ODV, Rete di scuole per la legalità “G. Falcone”, sez. ANPI di Tarquinia e Libera Lazio, è di raccogliere cittadini e associazioni intorno ad un progetto: promuovere un Coordinamento civico comune, che diffonda innanzitutto la conoscenza delle mafie e costruisca strumenti di prevenzione alla loro diffusione nel territorio. Giovedì 16 marzo ore 17 a Tarquinia, Cittadella di Semi di pace (loc. Vigna del Piano). L’incontro è aperto a tutti.