Riceviamo e pubblichiamo
Siamo stati ricontattati da cittadini alle prese con il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Tarquinia. Politicamente parlando ci dovrebbe far piacere che questi si rivolgano a noi, ma umanamente ci rattrista molto e ci preoccupa la situazione che abbiamo potuto riscontrare dopo esserci recati per l’ennesima volta a verificare e dare conforto, per quanto ciò possa servire. Ma ancora di più è il senso di impotenza che ci pervade, davanti a tanto disagio. Impotenza perché più che cercare di tenere alta l’attenzione non possiamo fare. Di certo poco possiamo fare nei confronti della fallimentare gestione della sanità di Zingaretti e compagni, pressoché nulla, se non cercare di spiegare che la sanità è pratica di totale competenza regionale e che la regione ha un bilancio per la maggior parte riservato alla sanità .
Siamo quindi di nuovo qui a raccogliere l’allarme e cercare di amplificarlo, e questa volta, più che mai, vorremmo andare oltre, gridando ad alta voce anche il nostro sdegno e la nostra collera nei confronti di tutti i politici tarquiniesi che invitiamo ad occuparsi dei problemi della nostra città e dei suoi concittadini. Sono ormai settimane che seguiamo da vicino la questione dell’Ospedale, con già due comunicati, e il silenzio sulla questione di tutte le parti politiche, ma proprio tutte, nessuno escluso, ci fa notevolmente irritare.
Le cronache dei giornali locali sono piene esclusivamente di comunicati di politici di tutti i colori, qualora ne abbiano, che litigano tra di loro su stupidaggini, in alcuni casi arrivando a sembrare dei bambini che litigano per un giocattolo. Si vergognino! Venissero con noi, invece, a vedere gente che alle 17 sta in attesa al Pronto Soccorso dalle 9 della mattina, alcuni in piedi perché le sedie del corridoio non bastano più, al caldo e con lo sconforto che gli si legge in faccia. Potrebbero così anche vedere in che condizioni sono costretti quelli del personale a lavorare, spesso con un medico solo presente perché uno è impegnato a portare anche due pazienti alla volta con un’ambulanza sola a Viterbo a fare le tac urgenti, causa rottura di quella di Tarquinia, e a cercare di soddisfare tutti, a differenza di qualche loro collega di ospedali vicini che invece consigliano di venire a Tarquinia piuttosto che attendere da loro. E si, perché succede pure questo, abbiamo avuto modo di verificare una voce che ci era giunta, parlando con il marito di una signora, che si era registrata alle 7.15 al pronto soccorso di una cittadina qui vicino, alla quale alle 14.00 senza averla visitata, hanno consigliato di venire a Tarquinia, ed alle 17.30 era ancora in attesa al nostro pronto soccorso.
Non si può andare avanti così, l’ospedale di Tarquinia è al collasso, ed ai politici locali non interessa. Cercheremo di capire cosa possiamo eventualmente fare, e nel frattempo continueremo a vigilare e dare conforto, per quel che serve, ci sentiamo umanamente obbligati a farlo.
FdI Tarquinia
Il Direttivo