Riceviamo e pubblichiamo
La festa dell’albero con la piantagione di alberi da parte di studenti di ogni età è una delle iniziative didattiche più antiche ed amate del settore forestale, sia italiano che straniero. In Italia la Festa dell’Albero è una tradizione che risale al 1898, quando venne avviata dall’allora Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli, poi divenuto Ministro dell’Agricoltura: essa veniva celebrata il 21 marzo o il 21 novembre, cadendo di norma in periodi in cui la piantagione di alberi dava maggiori garanzie di successo. Grazie ad iniziative del genere molti centri abitati del Bel Paese si sono progressivamente riempiti di parchi, boschetti e filari di alberi aventi sia un significato didattico che valenza paesaggistica ed ambientale, rappresentando spesso l’unica macchia di verde di alcune aree urbane: un verde che spesso veniva creato e custodito dal Corpo forestale dello Stato.
La “Giornata nazionale degli alberi” è stata ufficialmente istituita e fissata al 21 novembre di ogni anno dalla legge n. 10 del 14 gennaio 2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. Tale legge, che intende valorizzare il patrimonio boschivo per l’attuazione del protocollo di Kyoto e la prevenzione del dissesto ecologico, ha anche fornito una definizione giuridica degli alberi monumentali, potenziando il quadro normativo per la tutela dei patriarchi verdi d’Italia e degli spazi verdi. La “Giornata nazionale degli Alberi”, patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, vede protagonisti numerosi Enti in tutta Italia, tra i quali anche il Corpo forestale dello Stato e gli studenti che aderiscono alle numerose attività didattiche da esso proposte.
Per quel che riguarda Tarquinia, i forestali della Riserva Naturale Statale “Saline di Tarquinia”, sotto la guida del Capo dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Roma dott.ssa Lorenza Colletti ed alla presenza di insegnanti e della Preside dell’I.I.S. Dott.ssa Laura Piroli,hanno organizzato un evento con gli studenti della prima classe del nuovo corso tecnico di ‘agraria, Agroalimentare e Agroindustria” dell’I.I.S. Vincenzo Cardarelli” con i quali hanno avviato una serie di iniziative didattiche quali “ForestAmica” del 4 ottobre ed il programma di didattica nazionale “Gli chef della natura”. I ventisette ragazzi della nuova sezione hanno, infatti, ricevuto in dono in occasione di “ForestAmica” ventisette piante di arbusti ed alberelli mediterranei provenienti dai vivai del Corpo forestale dello stato ed aventi valenza sia forestale ed ambientale che agro-alimentare. Si tratta di specie come alloro, corbezzolo, carrubo, mirto e rosmarino, provenienti dai vivai CFS e che sono stati messi a dimora nel giardino della scuola per costituire una sorta di boschetto mediterraneo che crescerà sotto i loro occhi e grazie alle loro cure: il nome di ogni studente è stato, infatti, abbinato ad una piantina, della quale diventerà custode dandogli modo di “toccare con mano” la filiera agroalimentare – spesso tradizionale e dimenticata – di cui fa parte. Al centro del boschetto mediterraneo è stato posto un cipresso, specie molto diffusa nella zona ed avente grande importanza paesaggistica.
L’evento all’aperto è stato preceduto da una lezione preparatoria tenuta all’interno dell’istituto: il personale forestale esperto in didattica ambientale ha, infatti, richiamato la storia e le tradizioni connesse con la festa dell’albero e tenuto una presentazione sulla macchia mediterranea, sull’olivastro e sulla coltura dell’olivo, tre aspetti strettamente connessi anche sul territorio tarquiniese. Gli studenti dell’Agrario hanno altresì riassunto le prime tappe del percorso formativo nel quale sono stati guidati dai forestali delle Saline e che li vedranno sviluppare una serie di tematiche di valenza ambientale, agronomica ed economica, prima fra tutte quella dell’olivo. Una giornata verde, quindi, nella quale si sono condivisi momenti di azione, informazione e scambio di opinioni, miranti a formare una generazione di studenti consapevoli della necessità di conoscere e tutelare il prezioso patrimonio rurale tarquiniese.