Riceviamo da Emanuela Poleggi e pubblichiamo
Scelgo di candidarmi a Sindaco di Tarquinia perché vedo trascurati i bisogni della nostra Comunità. Sono di Tarquinia e la mia famiglia di origine, per la quale l’impegno sociale veniva prima di qualsiasi altra cosa, appartiene a questo territorio; quindi da donna, da madre e da lavoratrice conosco bene i problemi quotidiani che tutte e tutti incontriamo e dei quali una buona Amministrazione deve, con urgenza, farsi carico.
Mai come nelle prossime elezioni amministrative la posta in palio è il futuro di Tarquinia. Un futuro che, per noi e per i nostri figli, dobbiamo prenderci insieme o lo perderemo. Intendo mettermi in gioco e Vi chiedo di scendere in campo con me. Avrete modo di vedere il mio programma e suggerirmi i miglioramenti che riterrete, che sintetizzo in queste parole d’ordine: tradizione e territorio; economia
e promozione sociale; conservazione dell’identità e innovazione; unità e solidarietà.
L’albero cambia le foglie e i rami, non le radici che lo rendono forte di vita. Cosi, come ci insegnano i nostri Agricoltori, faremo noi, tutti insieme per Tarquinia.
Non sarò un decisore assoluto, ma un garante del rispetto democratico delle leggi e di un’amministrazione amica, in grado di realizzare risultati durevoli. Comprensione reciproca, fiducia in noi stessi e nella nostra Comunità saranno le mie cifre per un’amministrazione che sia a vantaggio di tutti. Mobilitiamo le risorse che abbiamo e che non utilizziamo perché paralizzate da odio, paura e indifferenza. Andiamo ad amministrare uniti in franchezza e modernità, promuovendo una nuova nozione di cittadinanza attiva.
La mia candidatura è civica, aperta a tutte e a tutti, anche al contributo delle forze politiche che lo vorranno; ma indisponibile per chiunque pensi di snaturarne il profilo civico e per chi pensa di tenere fuori le cittadine e i cittadini di ogni età dall’Amministrazione. Mettiamoci in cammino insieme.