Valentina Paterna sopra i 1.100 voti di preferenza, Renato Bacciardi sfiora gli 800, Fratelli d’Italia primo partito con il PD al 14,58%: sono i dati principali che escono dalle urne tarquiniesi per queste regionali 2023 dall’affluenza bassissima, mentre c’è ancora da attendere per capire l’assegnazione dei seggi e, di conseguenza, chi andrà a comporre il consiglio regionale.
Partiamo dai presidenti: il neo eletto Rocca arriva a Tarquinia al 65,91%, ben sopra la soglia del 52% con cui si aggiudica il governo regionale: a guidare la coalizione Fratelli d’Italia, al 36,23% in città, davanti alla lista civica del presidente, risultati trascinati dalla presenza dei candidati locali, rispettivamente Paterna e Bacciardi. La presenza di Stella spinge l’UDC al 3,63%, ma non basta a superare il 4,95% di FI. Male la Lega con sole 126 preferenze.
D’Amato a Tarquinia si ferma al 21,10%, con il PD a quota 742 preferenze (298 per Panunzi), Verdi e Sinistra all’1,75% (il tarquiniese Pacini 52 preferenze) e Italia Viva all’1,49%. Movimento 5 Stelle al 7,05%, con la candidata Bianchi nel complesso ferma all’11,06%: nel Polo Progressista, Piero Rosati ottiene 75 preferenze. Infine Pecorilli del PCI all’1,51%: 30 preferenze per Caria.
Dei 13.551 aventi diritto, hanno votato 5.210 elettori (il 38,45%): le schede nulle sono 88, quelle bianche 32.