Una lettera indirizzata al Prefetto di Viterbo, massima autorità dello stato nel territorio, e per conoscenza alla Provincia e al suo presidente per richiedere interventi e adempimenti urgenti relativi al ponte sul canale al km 3+200 della Provinciale litoranea tra Montalto di Castro e Tarquinia, dove da circa due mesi tutto è fermo, tempi lunghi e grandi disagi per la città di Tarquinia: è quella sottoscritta nei giorni scorsi dal sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi.
La lettera nello specifico ha per oggetto l’Ordinanza Provinciale n. 23 del 08-11-2022 – Chiusura al traffico SP. 45 al Km 3+200 – Richiesta interventi e adempimenti urgenti e chiede in via d’urgenza alla Prefettura, l’applicazione del potere sostitutivo, di cui all’art. 7 del D.P.R. 3 aprile 2006, n. 180.
Giulivi, oltre a richiamare l’Ordinanza Provinciale sovra citata – con la quale sono state disposte la chiusura al traffico veicolare della S.P. n. 45 Litoranea, al km 3+200, “per problematiche sopraggiunte dopo le indagini strutturali al ponte sul canale, per il tempo strettamente necessario alla progettazione ed all’esecuzione dei lavori di consolidamento”, e “la chiusura al transito, con deviazione del traffico su altre arterie stradali anche per i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine … con decorrenza dal 07/11/2022 fino al termine dei lavori”, – cita la nota comunale prot. 5029 del 30.12.2022 “con la quale sono stati segnalati alla Provincia i disagi ed i pericoli per la pubblica incolumità creatisi a seguito dell’adozione della suddetta ordinanza, divenuta esecutiva, in assenza della prescritta segnaletica (sia luminosa che informativa) idonea ad assicurare agli automobilisti, in base alle minime misure di sicurezza, l’indicazione dell’interruzione e a fornire precise indicazioni sui percorsi alternativi utilizzabili su altre arterie stradali, che il medesimo Ente avrebbe dovuto valutare preliminarmente alla chiusura della strada”.
Il comune spiega come, ad oggi, la Provincia di Viterbo non abbia dato alcun riscontro, né fattivo, nè documentale, alla nota e che, quindi, nulla è cambiato rispetto a quanto segnalato, con continue segnalazioni da parte di cittadini e imprese sulla concreta e reale problematica che sta causando al territorio del Comune di Tarquinia l’interruzione dell’arteria, determinando disagi alla cittadinanza, alle attività presenti lungo il tratto interessato e alle stesse linee del servizio di trasporto scolastico, ai mezzi di soccorso e alle forze dell’ordine.
Inoltre, la “mancata indicazione di percorsi alternativi, da e per Tarquinia, sta creando confusione e disagi alla comunità, una comunità che ritiene erroneamente che il Comune, non preventivamente avvisato dalla Provincia della volontà di chiudere la strada (questo Ente, specifica la lettera, è venuto infatti a conoscenza della chiusura tramite articoli di giornale on-line), possa avere competenze in merito”.
Da qui, la richiesta in via d’urgenza di applicazione del potere sostitutivo, anche considerando “l’avvicinarsi della stagione primaverile, della ricorrenza pasquale nonché della consueta manifestazione delle macchine agricole di fine di aprile, al fine di evitare situazioni di pericolo altamente prevedibili a seguito del consueto incremento delle presenze di villeggianti e turisti presso il Lido di Tarquinia e le località Marina Velca, Pian di Spille e Voltone”.
Il tutto, nell’attesa di capire se è già stata studiata una progettazione dell’intervento e se si sta ragionando su come finanziarlo, in un periodo in cui la sfortunata coincidenza vuole che altri disagi al traffico cittadino arrivino anche dal semaforo posto sul cavalcavia della ferrovia, lungo la Port Clementino, per lavori anche in questo caso su una strada provinciale.