(f.e.) Il commissario prefettizio Giuseppe Ranieri, tramite delibera commissariale ha autorizzato il conferimento di un incarico legale per intraprendere azioni giudiziarie per il recupero del credito vantato dal Comune di Tarquinia nei confronti della società Talete s.p.a.
Si tratta di una cifra ingente pari a 1.481.688,86 di euro oltre interessi dovuta ad un accumularsi di crediti durante i vari anni. Per capire i fatti bisogna ripercorre un po’ la storia recente. A far data dal 01-07-2016 il Comune di Tarquinia ha trasferito la gestione del servizio idrico integrato alla società Talete S.p.a., gestore individuato dall’ente di gestione dell’ambito territoriale ottimale n. 2 di Viterbo, con relativa presa in carico da parte della stessa società Talete S.p.a. degli impianti e delle infrastrutture idriche di proprietà comunale.
“A tutt’oggi – si legge nelle premesse della delibera- la società Talete S.p.a. non ha adempiuto al pagamento di quanto dovuto al Comune di Tarquinia per effetto delle obbligazioni assunte con la presa in carico del servizio idrico integrato e delle relative infrastrutture idriche comunali. In particolare la società Talete S.p.a. deve ancora provvedere al pagamento a titolo di rimborso delle spese anticipate dal Comune di Tarquinia relative alla gestione del servizio idrico integrato per l’esercizio 2016 ed al rimborso delle quote del Consorzio Acquedotto Medio Tirreno in ragione della fornitura di acqua all’ingrosso effettuata in favore del servizio idrico integrato come risultante dai residui attivi nelle scritture contabili dell’ente pari ad € 448.167,14 per l’anno 2016, € 273.560,85 per l’anno 2017 ed € 387.785,67 per l’anno 2018, nonché al rimborso delle quote rate annue dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti di euro 186.087,60 per il periodo anno 2017 e di euro 186.087,60 per il periodo anno 2018”.
Il 5 aprile del corrente anno il Comune di Tarquinia ha messo in mora la società Talete S.p.a. intimando di provvedere al suddetto pagamento di euro € 1.481.688,86, oltre interessi ma, come si legge in delibera “la nota è rimasta priva di riscontro”. Da qui la decisione del commissario di conferire l’incarico ad un legale per tentare il recupero degli ingenti crediti che il Comune tirrenico vanta nei confronti del gestore del servizio idrico, demandando all’Ufficio Contenzioso l’individuazione del legale nel rispetto delle norme del decreto legislativo 50/2016, delle linee guida dell’Autorità Nazionale Anticorruzione n. 12 sull’affidamento dei servizi legali, approvate dal Consiglio dell’Autorità con delibera n. 907 del 24-10-2018 e dei criteri del Regolamento per gli incarichi legali dell’Ente, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 39 del 30-05-2009.