La sua figura, di spalle, intenta a dipingere è stata, per mesi, parte dell’opera stessa, per i tarquiniesi che giorno dopo giorno passavano curiosi per scoprire nuove scene e nuovi colori: come se l’esperienza della creazione pittorica fosse essa stessa un pezzo d’arte.
Guido Sileoni ha completato ormai da qualche mese il murales che ha trasformato l’ultimo tratto di via Le Rose – manca ancora qualche operazione tecnica, ma l’impianto figurativo è quello definitivo – ed è ora di raccontare l’esperienza: per farlo, un’intervista in pubblico, nel salotto del DiVino Etrusco, all’Alberata Dante Alighieri, con il direttore de lextra.news Stefano Tienforti che farà da filo conduttore tra l’artista, l’archeologa Lorella Maneschi, cui spetterà il compito della spiegazione filologica dell’opera, e l’assessore alla Cultura del Comune di Tarquinia Martina Tosoni.
Domenica 21 agosto, alle 18 e 30, Guido ripercorrerà quindi i mesi di lavoro, dall’ideazione alla realizzazione vera e propria, parlando dei significati della stessa, degli aneddoti legati a quelle settimane di vivace entusiasmo e curiosità da parte di tutti. Ma la chiacchierata spazierà ben presto su temi quali il ruolo dell’arte, e dell’artista, in una città, ancor più se con radici storiche e culturali, oltre che artistiche, così radicate come Tarquinia.
Un appuntamento di sicuro interesse oltre che un modo per omaggiare Guido e scoprire simbologie, segreti e significati delle figure che, da qualche tempo, sono diventate piacevoli compagnie della quotidianità dei tarquiniesi e sorprendete scoperta per i visitatori.