Riceviamo dal PD di Tarquinia e pubblichiamo
Come Partito Democratico abbiamo presentato una mozione per la realizzazione del “Belvedere dei diritti”, chiedendo che così venga intitolato il belvedere di via S. Giacomo, prevedendo inoltre che le tre panchine presenti siano destinate rispettivamente a “panchina rossa”, come elemento di riferimento alla condanna della nostra comunità nei confronti della violenza sulle donne; a “panchina arcobaleno”, simbolo della comunità LGBTQIA+, come elemento di riferimento al rispetto dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere della persona umana e contro qualsiasi tipo di discriminazione fondata su di esse; a “panchina bianca”, corredata da citazioni d’autore in tema di diritti e libertà fondamentali, come emblema dei diritti fondamentali della persona umana e della libertà in ogni sua forma, in modo che la piazza del Belvedere di Via S. Giacomo divenga il simbolo cittadino della lotta per i diritti e l’uguaglianza sociale.
Abbiamo ritenuto doveroso trasformare in mozione un’idea nata nel giugno scorso dai ragazzi dell’associazione culturale NEXT Etruria, e che avevamo già sostenuto e promosso pubblicamente, rimarcando quanto positivo sia il fatto che soprattutto le nuove generazioni si facciano promotrici – come in questo caso – di messaggi così importanti, tornando a porre l’accento su tematiche fondamentali che non devono essere tralasciate o dimenticate.
Per questo chiediamo che venga realizzato un luogo che possa divenire, per riprendere le parole dell’associazione stessa “il simbolo di una Tarquinia attenta, capace di tutelare le diversità e protettrice di un patrimonio mondiale fatto non solo di storia ma anche di persone e diritti”.
La scelta del luogo non è casuale: è fatto noto che, in passato, più volte quei luoghi siano stati vittime di atti vandalici i quali si distinguevano – segnatamente – per la presenza di numerosi messaggi omofobici, sessisti e violenti. Crediamo dunque che la riqualificazione di questo luogo così suggestivo della nostra città sia in grado di renderlo un punto di riferimento, il simbolo cittadino della lotta per i diritti e per l’uguaglianza sociale.
Vogliamo peraltro ricordare la ricorrenza del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Si tratta di un fenomeno drammatico ed in continuo aumento, che nella società attuale si manifesta anche sotto forme nuove e diverse, dal revenge porn al ricatto digitale al body shaming. Crediamo fortemente che sia necessario porre in essere qualunque misura atta a contrastare una piaga di questo genere, inaccettabile per una società o per una comunità che vogliano definirsi tali. Lo stesso presidente della Repubblica Mattarella, in occasione della ricorrenza, nel 2015 diceva che “L’educazione al rispetto reciproco è alla base del nostro vivere civile (e) la violenza sulle donne è un fenomeno sociale ingiustificabile che attecchisce ancora in troppe realtà, private e collettive e nessun pretesto può giustificarla”, sottolineando in quella sede la necessità di combattere fermamente detti comportamenti e rimarcando il compito delle istituzioni, delle scuole e degli altri luoghi in cui si esplica la crescita della persona.
Riteniamo quindi che per arginare ed eliminare del tutto il fenomeno della violenza sulle donne, in ogni sua forma, sia necessario impegno anche sotto il profilo culturale e sociale, partendo dalla programmazione di eventi d’informazione e sensibilizzazione.
In virtù di quella che riteniamo una necessità ed al contempo un compito dell’amministrazione comunale, chiediamo che annualmente venga celebrata nel luogo del Belvedere dei diritti la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e che vengano al contempo studiate e proposte ulteriori occasioni di informazione, sensibilizzazione, confronto, auspicando il coinvolgimento – su tutti – degli studenti e degli istituti scolastici.
Chiediamo infine a questa amministrazione che in maniera analoga celebri in quei luoghi e proponga ulteriori iniziative di promozione e sensibilizzazione per le giornate del 17 maggio (Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia) e del 10 dicembre (Giornata mondiale dei diritti umani).
Siamo convinti che Tarquinia debba dimostrarsi una città aperta, inclusiva, simbolo di uguaglianza e di libertà anche attraverso gesti simbolici come questo, in grado di trasmettere tuttavia messaggi di particolare importanza: Tarquinia è una città per tutti, in cui il rispetto della persona umana è il vero centro dell’interesse collettivo, in cui non c’è spazio per la violenza di nessun tipo.