Riceviamo dal comitato Insieme per l’Ospedale di Tarquinia e pubblichiamo
In queste settimane il Comitato “Insieme per l’ospedale di Tarquinia” ha incontrato tutti i Sindaci del territorio direttamente interessato al buon funzionamento della struttura ospedaliera. Il fine comune è contrastarne il declino e la conseguente fatale chiusura. Nel condividere l’analisi fatta dal Comitato i primi cittadini di Monte Romano, Montalto di Castro, Cellere, Piansano, Tarquinia, Canino, Tessennano Arlena di Castro e Tuscania sono apparsi realmente preoccupati e intenzionati a portare avanti una battaglia che si prospetta difficile ma sostenuta dalla passione di tanta gente, che ha a cuore le sorti del nosocomio tarquiniese, e da proposte intelligenti fatte da chi di sanità se ne intende ed è in grado di dire come ottimizzare le risorse, anche quando si riducono.
Per dare concretezza ai discorsi il Comitato ha ribadito ai Sindaci quanto verrà richiesto alla ASL e alla Regione. Si tratta di un mix tra interventi edilizi programmati e finanziati da anni (adeguamento sismico, nuovo pronto soccorso e nuove sale operatorie) insieme al ripristino o, a seconda dei casi, al mantenimento della piena funzionalità, oltre che del pronto soccorso, dei reparti di medicina, chirurgia, ortopedia e della diagnostica di base necessaria a tali funzionalità. In particolare è importante che siano presenti specialisti e strumenti diagnostici adeguati al corretto funzionamento del pronto soccorso. A seguito degli incontri e al fine di unire le forze in difesa di un presidio sanitario da tutti ritenuto indispensabile per il territorio, i Sindaci del distretto (9 comuni) si riuniranno a brevissimo per produrre una richiesta puntuale da inviare agli enti preposti.