Curiosità, ieri, per i tarquiniesi che si sono affacciati al mare, anche in virtù di una giornata di sole che anticipa la primavera: a raccogliere gli sguardi, una particolare nave molto evidente di fronte alla costa del Lido.
A spiegarne l’utilizzo è un post del Comune di Tarquinia, che a sua volta anticipa una conferenza stampa in programma per domani mattina, sabato 27 febbrai. Si tratta di un’azione di salvaguardia e recupero della biodiversità delle coste laziali da parte del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università della Tuscia.
“Verranno posizionati intorno alle praterie di posidonia antistanti la foce del fiume Marta 60 Reef Ball, – spiega il Comune – delle strutture in cemento eco-compatibile che con la loro forma a campana, cava e bucata permetteranno a tantissime specie marine di trovare una nuova casa al loro interno o sulla loro superficie e di contrastare i pescherecci illegali che non rispettano le praterie sommerse”.
“Il progetto seguito dal Professor Nascetti Giuseppe, dell’Università della Tuscia, DEB è stato possibile grazie ai fondi FEAMP Misura 1.40, europei e della Regione Lazio, destinati alla “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili”.