Riceviamo e pubblichiamo
Si è conclusa il 7 gennaio scorso la mostra “Ugo La Pietra e Manifattura Rometti a Tarquinia” e con l’esposizione si è chiusa la prima fase dei Premi d’arte, che ha visto l’assegnazione del “Premio Città di Tarquinia Luciano Marziano” all’illustre critico Flaminio Gualdoni, il quale durante la cerimonia di premiazione ha presentato al pubblico i cinque artisti (Salvatore Arancio, Silvia Celeste Calcagno, Nero/ alias Alessandro Neretti, Paolo Polloniato, Andrea Salvatori) in realtà una generazione di artisti, quella degli anni ’70 del secolo scorso, che saranno protagonisti della mostra di cui lui stesso sarà curatore.
la mostra “Ugo La Pietra e Manifattura Rometti a Tarquinia” e con l’esposizione si è chiusa la prima fase dei Premi d’arte, che ha visto l’assegnazione del “Premio Città di Tarquinia Luciano Marziano” all’illustre critico Flaminio Gualdoni, il quale durante la cerimonia di premiazione ha presentato al pubblico i cinque artisti (Salvatore Arancio, Silvia Celeste Calcagno, Nero/ alias Alessandro Neretti, Paolo Polloniato, Andrea Salvatori) in realtà una generazione di artisti, quella degli anni ’70 del secolo scorso, che saranno protagonisti della mostra di cui lui stesso sarà curatore.
L’evento è previsto per la fine della prossima estate e porterà all’assegnazione del “Premio Città di Tarquinia Vasco Palombini”, con cui verrà selezionata la miglior opera tra quelle in esposizione, che rimarrà permanentemente a Tarquinia andando a costituire il primo nucleo di una collezione d’arte contemporanea.
Per ora dalla STAS tirano le somme di un evento che nel giro di pochi mesi ha portato sul posto rilevanti personalità del mondo dell’arte: critici e storici d’arte, direttori di musei e di gallerie, artisti, giornalisti, nonché un folto pubblico che si è entusiasmato sia al momento dell’assegnazione del premio che di fronte alle opere dell’artista, architetto e designer milanese, come testimoniano gli apprezzamenti lasciati dai visitatori sul registro all’interno del Museo della Ceramica di Palazzo dei Priori che ha accolto l’evento espositivo.
Attestati di stima sono arrivati da ogni dove e l’evento è stato seguito e diffuso dalle maggiori testate giornalistiche di settore, da Artribune, con cui l’evento si svolgeva in partnership, a riviste come DA’, Segno, La Folla del XX Secolo, Terza Pagina, apprezzato quindi dalla stampa locale, dai quotidiani alle testate web. Conclude il Presidente Sileoni: “Siamo solo all’inizio di un percorso in crescendo che ambiziosamente mira a inserire Tarquinia nel circuito del turismo di cultura per il quale la nostra cittadina possiede tutte le prerogative, poiché storicamente nasce come centro d’arte e di cultura. Lo dimostra il fatto che, in seguito all’assegnazione del premio alla critica d’arte, ci è stata prospettata la possibilità far rientrare Tarquinia nell’Associazione italiana della Città della Ceramica, cioè di quei comuni che per antica tradizione si distinguono per la produzione ceramica, e di cui fanno parte centri come Deruta, Faenza, Albissola, Gubbio, Caltagirone, Montelupo Fiorentino, Grottaglie e altri, la cui valenza non a caso è riconosciuta dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico). Questo solo uno dei traguardi sperati, senza poi dimenticare che con il tempo i due premi porteranno alla costituzione di una collezione di pezzi d’arte contemporanea realizzati da artisti italiani e stranieri di fama, che rappresenterà un ulteriore richiamo turistico. Ormai ovunque è cresciuta la consapevolezza che cultura e arte possono rappresentare asset strategici di attrazione turistica sul territorio e spinte di sviluppo economico, pertanto sentiamo di dover ringraziare chi ha subito percepito l’importanza che questi due riconoscimenti possono avere in tal senso, ovviamente il MIBAC che ormai sostiene tutti gli eventi della STAS, quindi la Regione Lazio, la Fondazione CARIVIT e la VisiTarquinia Rete Imprese. Ancora un sentito ringraziamento alla sezione locale dell’ANTEAS per la preziosa collaborazione”.
L’evento è previsto per la fine della prossima estate e porterà all’assegnazione del “Premio Città di Tarquinia Vasco Palombini”, con cui verrà selezionata la miglior opera tra quelle in esposizione, che rimarrà permanentemente a Tarquinia andando a costituire il primo nucleo di una collezione d’arte contemporanea.
Per ora dalla STAS tirano le somme di un evento che nel giro di pochi mesi ha portato sul posto rilevanti personalità del mondo dell’arte: critici e storici d’arte, direttori di musei e di gallerie, artisti, giornalisti, nonché un folto pubblico che si è entusiasmato sia al momento dell’assegnazione del premio che di fronte alle opere dell’artista, architetto e designer milanese, come testimoniano gli apprezzamenti lasciati dai visitatori sul registro all’interno del Museo della Ceramica di Palazzo dei Priori che ha accolto l’evento espositivo.
Attestati di stima sono arrivati da ogni dove e l’evento è stato seguito e diffuso dalle maggiori testate giornalistiche di settore, da Artribune, con cui l’evento si svolgeva in partnership, a riviste come DA’, Segno, La Folla del XX Secolo, Terza Pagina, apprezzato quindi dalla stampa locale, dai quotidiani alle testate web. Conclude il Presidente Sileoni: “Siamo solo all’inizio di un percorso in crescendo che ambiziosamente mira a inserire Tarquinia nel circuito del turismo di cultura per il quale la nostra cittadina possiede tutte le prerogative, poiché storicamente nasce come centro d’arte e di cultura. Lo dimostra il fatto che, in seguito all’assegnazione del premio alla critica d’arte, ci è stata prospettata la possibilità far rientrare Tarquinia nell’Associazione italiana della Città della Ceramica, cioè di quei comuni che per antica tradizione si distinguono per la produzione ceramica, e di cui fanno parte centri come Deruta, Faenza, Albissola, Gubbio, Caltagirone, Montelupo Fiorentino, Grottaglie e altri, la cui valenza non a caso è riconosciuta dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico). Questo solo uno dei traguardi sperati, senza poi dimenticare che con il tempo i due premi porteranno alla costituzione di una collezione di pezzi d’arte contemporanea realizzati da artisti italiani e stranieri di fama, che rappresenterà un ulteriore richiamo turistico. Ormai ovunque è cresciuta la consapevolezza che cultura e arte possono rappresentare asset strategici di attrazione turistica sul territorio e spinte di sviluppo economico, pertanto sentiamo di dover ringraziare chi ha subito percepito l’importanza che questi due riconoscimenti possono avere in tal senso, ovviamente il MIBAC che ormai sostiene tutti gli eventi della STAS, quindi la Regione Lazio, la Fondazione CARIVIT e la VisiTarquinia Rete Imprese. Ancora un sentito ringraziamento alla sezione locale dell’ANTEAS per la preziosa collaborazione”.