Riceviamo da Claudio Cocomazzi, Delegato al Turismo Fratelli d’Italia Tarquinia, e pubblichiamo
Abbiamo visto in questi giorni che maggioranza e una parte dell’opposizione (eterogenea solo sulla carta a quanto pare) si sono ricordate del settore turistico. Ovviamente, sempre per tenere alto il livello della discussione, l’oggetto del contendere è il mandato ad individuare il soggetto economico a cui affidare il servizio I.a.t. del 10 giugno scorso.
Per quanto riguarda la maggioranza, ci stupisce come si possa essere arrivati a metà giugno per ricordarsi quanto un settore come il turismo, tra l’altro messo in ginocchio dalla gestione della pandemia dovuta al Sars-Cov2 da parte del Governo, sia di vitale importanza per il nostro territorio e di conseguenza uno dei principali su cui investire. Tutto questo dopo aver illuso la Città con un programma elettorale che dava (ancora solo sulla carta) la centralità che meriterebbe al settore turistico.
Dall’altro lato vediamo invece un’accozzaglia maldestra cercare di fare capolino appellandosi, in buona sostanza, al fatto che la vecchia amministrazione a guida PD aveva ben pensato di stanziare, per altro in prossimità della fine del mandato, una cifra per la gestione triennale del servizio I.a.t. di 108.000 euro, corrispondenti proprio a 9.000 euro a trimestre. Evidentemente tanto vale il turismo per le altre forze di opposizione, ovvero una cifra sufficiente forse a retribuire un’unica figura professionale di livello, mentre va ricordato che, negli anni scorsi, è stato istituito e abbandonato un punto informativo presso il Porto di Civitavecchia che potenzialmente potrebbe essere fondamentale per convogliare una parte dei croceristi che ormai hanno ripreso a sbarcare a migliaia quasi quotidianamente.
Ci discostiamo da strumentali attacchi personali utili a nulla se non ad elemosinare un trafiletto, atteggiamento che sarebbe stato lecito non attendersi visto il recente ringiovanimento dell’età media della minoranza. Invece, un attento osservatore delle dinamiche di Palazzo potrebbe arrivare a pensare che proprio dal lì derivi l’invettiva, come se alcuni conti, che hanno indubbiamente contribuito a dare il La alla fine della precedente amministrazione, non siano ancora chiusi.
Al contrario, noi abbiamo un’idea diversa di opposizione, fatta di proposte e responsabilità che abbiamo intenzione di mettere in campo ancor più incisivamente da qui in avanti per dare il nostro contributo ad un’indispensabile ripartenza.