di Fabrizio Ercolani
Problemi di connessione e problemi di comunicazione: un caos che genera dubbi e tante incertezze. In una situazione in cui forse la celerità nelle risposte darebbe certezza ai cittadini, l’incertezza acuisce dubbi ed interrogativi.
E’ questo quanto sta succedendo tra i genitori della classe terza Sezione G della scuola elementare. Dopo aver riscontrato un caso di positività nel gruppo classe, tutti i ragazzi da martedì 20 ottobre sono in quarantena dopo una comunicazione della scuola nella quale manca l’importantissima dicitura “su indicazione della Asl” e resteranno chiusi in casa sino al 30 ottobre senza che nessuno li abbia al momento contattati per spiegare le procedure e per fare un tampone.
Didattica online dunque per i giovani studenti ma “facciamo lezioni da inferno. – tuonano dal gruppo genitori – Le maestre mentre spiegano si bloccano in continuazione, i bambini non capiscono nulla. Lunedì mattina se vi diciamo che abbiamo fatto 15 minuti di lezione è lusso! Perché in tutto questo tempo la scuola non ha provveduto a sistemare la rete Internet?”.
Lezioni che comportano enormi disagi alle famiglie. “Non avendo certezza sulla negatività dei nostri figli visto che i tamponi non sono stati fatti, dobbiamo rimanere uno dei due genitori a casa con loro senza poter far entrare nessuno con enormi disagi sulla vita lavorativa. -proseguono- Perché non si è provveduto a far fare i tamponi?” Questo uno dei tanti interrogativi che attanagliano i genitori fortemente preoccupati per la situazione. “Se la scuola avesse scritto nella comunicazione «su comunicazione delle direttive Asl gli alunni resteranno a casa in quarantena preventiva» si capiva perfettamente che la Asl e la scuola avevano comunicato. Invece nulla, solo due righe che ci hanno lasciate completamente spaesate e sole ad affrontare una situazione molte delicata, in quanto anche molte di noi hanno nella stessa abitazione i genitori anziani ed alcune persone che soffrono di altre patologie”.
Una situazione paradossale. Non essendo arrivata alcuna comunicazione dalla Asl ma soltanto dalla scuola, per assurdo i ragazzi potrebbero uscire nel pomeriggio senza sapere se sono positivi o negativi. Le mamme a questo punto si chiedono: “È una quarantena scolastica o sanitaria?”. Con una seconda comunicazione la scuola ha fatto sapere che potranno riprendere le lezioni in presenza il 30 ottobre ma anche qui sorgono tanti legittimi interrogativi. “Vanno fatti i tamponi prima di entrare a scuola? – concludono- E’ stata sanificata la classe e le aree comuni? C’è una ditta incaricata o si utilizzano prodotti specifici?”. Domande, tante domande che attendono risposte rapide e fotografano una situazione che potrebbe ripetersi a breve con altri gruppi classe.