Riceviamo da Arianna Centini e Gino Stella e pubblichiamo
Le dichiarazioni fatte a mezzo stampa dal Presidente dell’università Agraria di Tarquinia Alberto Tosoni hanno esclusivamente un retrogusto vergognoso. Quando non si sa cosa rispondere si interviene solo con spocchia ed arroganza.
In tutto questo cosa ne pensa il Presidente del Consiglio Maurizio Perinu, quale figura istituzionale di garanzia e di controllo dell’Ente Agrario in merito alla condotta del Consigliere e del Suo Presidente Tosoni? Condivide Presidente Perinu questo attacco frontale alla Democrazia o ne prende le distanze?
Ad una lecita richiesta di atti «senza provocazioni», per Lei è giusto dare una NON risposta e addirittura ridicolizzare il ruolo amministrativo del richiedente? Presidente non si dimentichi che alcune di queste persone sono le stesse che si sono permesse di definire tempo fa con tono sarcastico un Consigliere Comunale “Maestrina”! Tale mancanza di rispetto forze è dovuta al fatto che chi sta cercando non visibilità ma verità è donna?
Per non parlare dell’atto offensivo e demagogico alla Repubblica Italiana del Consigliere. È inutile indossare, anche se in modo inappropriato, fasce istituzionali con lo stemma della nostra Repubblica se poi gli atteggiamenti degli amministratori che la esibiscono ostentano ben altro.
Non siamo qui per la visibilità o per diventare protagonisti, ma perché siamo al servizio dei Tarquniesi. Presidente Perinu tenga a mente questo stile e questi obiettivi. Presidente del Consiglio per quanto nelle nostre possibilità amministrative la informiamo che noi non tireremo a campare, non daremo colpe senza motivo, ma le richiediamo in quanto figura istituzionale super-partes che anche Lei faccia il suo, quale atto doveroso non per noi ma per la collettività tutta e per quell’elettorato che ha il diritto di sapere e di essere rappresentato dalla buona politica.