Riceviamo da Manuel Catini (Obiettivo Comune) e Arianna Centini (Movimento Civico per Tarquinia) e pubblichiamo
Con la terza dose, i centri di vaccinazione sono ancor più necessari. Ma l’emergenza deve lasciare il posto alla programmazione, perché questo significa che il Centro Anziani di Tarquinia non riaprirà.
Ci aspettavamo che Comune di Tarquinia e la ASL si impegnassero a trovare locali dove spostare il sito dove attualmente si vaccina la popolazione, riconsegnando agli anziani di Tarquinia il loro luogo di aggregazione, ma questo non è accaduto.
I centri anziani sono di fondamentale importanza, dove spesso vi è l’unica occasione di socializzare, per una fascia assolutamente debole della popolazione, provata già dalla solitudine dei vari lockdown e della serie di misure restrittive imposte dal Covid, non a caso sono state tra le prime strutture a riaprire anche nel Lazio. Ma alla politica locale questo non importa, e anche la ASL, sembra aver dimenticato gli anziani, e molti di loro sconsolati passeggiano davanti a quella che era la loro sede e garbatamente protestano cercando risposte che non ci sono state, per questo preghiamo l’assessore competente, che è anche il vicesindaco, di svestire per un attimo il ruolo di uomo immagine di questa amministrazione e occuparsi delle molte, troppe deleghe assegnate, con particolare attenzione a quella ai servizi sociali e di occuparsi di questo problema, con la promessa che troverà in noi alleati disponibili al dialogo e che il selfie sarà tutto suo, come il merito.
Sta per arrivare la stagione più fredda, senza un luogo di aggregazioni molti anziani saranno costretti a rimanere a casa, non trasformiamo l’emergenza in un risparmio a danno dei più deboli. Chiediamo che la ASL e il Comune trovino un luogo alternativo, magari anche più facilmente raggiungibile vista l’ennesima chiusura del centro storico e che agli anziani sia data nuovamente la possibilità di frequentare il loro centro.