Riceviamo dai consiglieri comunali Arianna Centini e Manuel Catini e pubblichiamo
Rigenerazione Urbana: la scelta di non votare in modo favorevole in consiglio comunale ha motivazioni fondate. Perché?
La rigenerazione urbana è uno strumento edilizio tanto importante quanto potente che inevitabilmente va gestito dai comuni con la dovuta considerazione in quanto potrebbe diventare altrettanto pericoloso per il territorio. Lo spirito della legge regionale n. 7/2017 “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio sancisce i criteri di manutenzione e gestione della città, cercando di realizzare un giusto equilibrio tra residenza, spazi funzionali e servizi sanitari….”.
A questa affermazione abbiamo chiesto se era stata fatta una fotografia puntuale dei servizi ad oggi presenti sul territorio o di quelli da PRG che a tutt’oggi non sono ancora stati attuati. Secondo noi per prima cosa il Comune deve accertarsi di cosa dispone, convocare commissioni specifiche, poi in secondo momento potrà anche avvalersi dell’acquisizione di proposte e manifestazioni di interesse (progetti) di privati; di certo non come nella proposta n.86 presentata all’ultimo consiglio comunale, dove sembra che la pubblica amministrazione venga sostituita nella propria pianificazione territoriale da proposte e progetti dei privati.
Non si può partire dalla fine! Le nostre puntuali osservazioni rappresentano un punto importante da prendere NON come diniego ma come un incentivo a favore di uno sviluppo urbanistico coerente per la nostra città. Siamo ben consci del fatto che la riqualificazione urbana per Tarquinia è un elemento fondamentale per questo riteniamo centrale e indispensabile il ruolo della pubblica amministrazione senza avventurarsi subito in strade alternative che potrebbero portare solo risultati negativi.
In passato sono stati fatti danni enormi che hanno determinato cambiamenti strutturali difficilmente recuperabili con il vantaggio per pochi e le brutture che restano all’intera collettività; San Giorgio ne è un esempio ed ancora ne paghiamo le conseguenze dopo 50 anni.
Non ci siamo limitati a dire No, ma abbiamo elaborato un ragionamento che vuole garantire di perfezionare l’intervento edilizio seguendo i criteri di salvaguardia individuati; le leggi ci sono è vanno applicate non modellate.
L’approvazione della delibera sulla rigenerazione urbana sappiamo che segnerà un passo fondamentale per la nostra cittadina ma deve avvantaggiarsi di strumenti legislativi che consentano di elevare in maniera inequivocabile la competitività turistica del territorio sul mercato, in particolare in un momento storico di cambiamento e rinnovamento e non per permettere (magari a qualche avventore di passaggio) la rimpatriata dei gatti visto che oramai le volpi sono passate a miglior vita.