Riceviamo da Manuel Catini, consigliere comunale di Tarquinia, e pubblichiamo
Dopo un primo rinvio, ieri, in consiglio comunale, si è discussa la mozione da me presentata il 7 giugno scorso, che prevedeva il rimborso delle spese Siae a favore delle attività che durante i mesi estivi avessero proposto musica dal vivo. Un piccolo segnale di sostegno e vicinanza agli imprenditori della nostra comunità, proprietari di bar, ristoranti, stabilimenti balneari che, dopo le tante difficoltà avute in questo ultimo anno, hanno deciso di non mollare ma di rilanciare organizzando serate musicali per intrattenere i propri clienti.
Il beneficio poteva essere esteso anche alle associazioni culturali del territorio che organizzavano spettacoli senza il pagamento di un biglietto d’ingresso o agli organizzatori di eventi che intrattenevano i partecipanti con la musica.
Nulla da fare. Nonostante la mia disponibilità affinché la mozione fosse anche emendata dalla maggioranza, dimostrando che non mi interessava il merito, ma la sostanza, la mozione è stata respinta. Eppure nei giorni scorsi, la mia proposta presentata al Comune di Tarquinia era stata riportata su alcune testate online della città di Perugia come esempio virtuoso e aiuto concreto sia per le attività che per musicisti e artisti.
Non solo, la stessa mozione, neanche un mese fa, è stata approvata per eventi di musica dal vivo e piccoli spettacoli organizzati nel periodo dal 15 giugno al 15 settembre 2021, senza andare geograficamente troppo lontano, nei comuni di Anagni e Pontecorvo, certificandone dunque non solo la bontà, ma anche la rapida fattibilità e incassando il plauso del vicepresidente nazionale Anci giovani che commentava l’iniziativa come “un aiuto importante ed un segnale dal risvolto sociale non indifferente che, nei limiti dei singoli bilanci comunali, dovrebbe essere adottato da tutti i comuni”.
Troppo spesso ci si riempie la bocca con frasi fatte come ad esempio «l’opposizione deve essere costruttiva», purtroppo la realtà poi ci dice come la maggioranza messa di fronte a proposte che vanno a favore della cittadinanza, volti lo sguardo altrove scegliendo di non approvare o chiedere di ritirare ciò che non è farina del proprio sacco. La storia dimostra però come la politica fatta contro qualcuno e non a favore della collettività non paga mai.