Riceviamo da Luigi Caria, Segreteria provinciale Pci, e pubblichiamo
Ultimamente abbiamo notato che il Sindaco Giulivi in consiglio comunale ha usato parole irrispettose nei confronti dei Comunisti.
Vogliamo ricordare al primo cittadino che il Partito Comunista Italiano è stato il promotore della democrazia nella nostra Nazione. Carissimo Sindaco se ad oggi Lei, con la carica che sta ricoprendo nell’assise dei Consigli Comunali, ha la possibilità di esprimersi in modo democratico dovrebbe rispettare e ringraziare coloro che hanno permesso tutto ciò, coloro che attraverso le innumerevoli battaglie sostenute hanno dato voce e corpo ai diritti civili e civici, i Comunisti.
Il primo Sindaco antifascista di Tarquinia fu Domenico Emanuelli, non so se ne conosce la storia. Un Sindaco, ma soprattutto un uomo ed un medico che per la collettività ha fatto molto; come tanti altri sindaci comunisti.
Se ad oggi Lei ha la possibilità di bere tranquillamente l’acqua dalla sua abitazione lo deve ad un Sindaco Comunista, Marizio Conversini. Vorremmo ricordarLe che grazie all’operato fatto dal Suo predecessore, Mauro Mazzola, anche lui nato nel Partito Comunista ad oggi può dire di amministrare un Comune virtuoso (soldi sporchi di carbone). Grazie al coraggio di valutazioni e scelte non proprie ma dettate dalla politica, per le quali il più delle volte è stato ingiustamente demonizzato.
Abbiamo ricostruito la cronistoria di altri Sindaci Comunisti dall’anno 1870 ai giorni nostri, e Le vorrei ricordare alcuni nomi che difficilmente verranno dimenticati: Luigi Daga eletto Sindaco nell’anno 1974 il più giovane sindaco di Tarquinia, Mario Massi, Angelo Rosati, Paolo Farina, Liviano Bonelli tutti amministratori che hanno dato un contributo indelebile per costruire una Tarquinia moderna e rendere i cittadini orgogliosi del proprio territorio, quello stesso territorio che Lei dal nostro punto di vista sta mandando alla deriva.