Tarquinia, Bacciardi e Alberto Tosoni critici sulla giunta: “Non esprime affatto il cambiamento decantato in campagna elettorale”

Riceviamo da Renato Bacciardi e Alberto Tosoni (Tarquinia Civica) e pubblichiamo

A pochi giorni dalla convocazione del primo consiglio comunale dell’era Sposetti, abbiamo avuto le nomine dei nuovi assessori. Una giunta che purtroppo, non è affatto espressione di quel cambiamento, che al contrario, è stato tanto decantato in campagna elettorale.

Due quinti di questa giunta ricalca quella di Mazzola, infatti le deleghe più importanti sono quelle assegnate a Leoni  e Celli, figure chiave appunto della vecchia amministrazione di centro sinistra. Nella rosa dei nomi vi è un altro aspetto da evidenziare: le quote rosa, se pur rispettare nella forma, al minimo previsto dalla legge, sono completamente abolite nella sostanza e le due donne, rispettivamente Monica Calzolari e Sara Corridoni, hanno deleghe non solo di poco peso rispetto ai colleghi uomini, ma assolutamente svuotate di politica, sono tutte materie di competenza degli uffici  comunali o addirittura, come nel caso delle aree archeologiche, di sola competenza ministeriale.

È questa la visione di Francesco Sposetti del ruolo delle donne in politica? Eppure in seno al centro sinistra il protagonismo delle donne è uno dei primi punti dell’agenda di programma. Auspichiamo, a questo punto, che una donna fra i consiglieri comunali possa essere votata come presidente del consiglio. Una tale decisione, considerato che anche per la carica di vicesindaco è stato scelto un uomo, troverebbe il voto favorevole del nostro gruppo, e troviamo assurdo a dover essere noi a rimarcare lo squilibrio di genere se non nei numeri nella qualità delle deleghe.

Altro aspetto critico è la totale assenza di giovani, non abbiamo un giovane assessore, ma nell’analisi di questa giunta le critiche purtroppo non finisco qui: non vi è un assessorato al turismo e cultura, così come alla sanità e all’agricoltura, settori fondamentali per Tarquinia, che qualora qualcuno lo avesse dimenticato trae la sua economia principale proprio dal turismo e dall’agricoltura, senza parlare della sanità e dell’ospedale argomenti che sarebbero dovuti essere degni almeno di un assessorato.

Tra gli assessori neo nominati, provenienti dalla passata consiliatura, vista la scarsissima opposizione fatta alla Giunta Giulivi, tale da essere del tutto non pervenuta, ci auguriamo al contrario che in questo nuovo ruolo le stesse persone siano più brillanti o almeno diano segno della loro esistenza in questo mondo. Tornando alle deleghe Sposetti non ha creato un assessorato al turismo tenendo per sé la delega, la sta riservando per qualcuno? Avremo altre sorprese? Ci auguriamo di no perché la politica non sia solo accordi e poltrone, ma programmi e soluzioni per migliorare la qualità della vita delle persone. Al momento questa giunta è disgiunta ed affatto espressione del rinnovamento.