Riceviamo da Renato Bacciardi e pubblichiamo
Siamo giunti alla seconda metà del mese di ottobre 2024 e dalla “casa comunale”, quella che dovrebbe ospitare il “sindaco di tutti”, non abbiamo potuto leggere risposte agli interrogativi che avevamo posto ancora nel finire di settembre.
L’unico segnale che sembra aver permeato il mutismo della maggioranza, sperando che non diventi cronico, proviene da un’esternazione del “Gran Ciambellano”, alias Alberto Blasi Presidente del Consiglio comunale.
Infatti, il Presidente Blasi, all’ interno di una mielosa e appiccicosa comunicazione (L’extra, 1 ottobre 2024), quasi tutta improntata ad un finto, affratellante buonismo che poco si addice ad un serio e coerente atteggiamento della figura istituzionale che dovrebbe incarnare, segnalava un certo dispiacere per “interventi fuori tema” “da parte di un consigliere comunale”, del quale si guarda bene di segnalare il nome, magari per non fornirle quella “ visibilità” che, sempre a detta del mellifluo “ Ciambellano”, era la motivazione di fondo di un’altro, altrettanto indeterminato, articolo.
Non crediamo che queste imprecisioni del Blasi siano frutto di dimenticanza o codardia, pensiamo piuttosto ad una forma di timidezza o, al limite, di leggero imbarazzo. Se così fosse, invitiamo il nostro “Gran Ciambellano”, a superare con slancio e confidenza queste defaiance e chiarire alcuni basilari “fuori tema”.
Ad esempio, potrebbe iniziare, istituzionalmente, a spiegare la ragione dell’uscita del Sindaco Sposetti al momento della votazione consiliare per conferire l’incarico alla sig.ra Segretaria Comunale? Perché il Sindaco non ha votato? Potrebbe, gentilmente, il Blasi fornire le motivazioni, quelle vere, di tale comportamento? Esistono dei conflitti tra il ruolo di Sposetti e il conferimento dell’incarico alla Segretaria Comunale? Si tratta di di inopportunità, incongruenze o altro?
Nella nostra modesta capacità di intuire potremmo anche avere in mente una certa idea ma, la risposta a queste domande deve essere ufficiale, è un atto dovuto e, non tanto a noi scriventi, ma alla comunità e ai numerosissimi cittadini che hanno consegnato la propria fiducia a coloro che, oggi, rappresentano il governo della Città. Risposte chiare per tutti e non le sibilline e pavide esternazioni.