Una lettera al Ministro della Cultura, Dario Franceschini, per denunciare la situazione critica in cui versa Porto Clementino, a Tarquinia, “destinato a scomparire distrutto dalle mareggiate alle quali è esposto”: è quanto redatto e inviato dalla Libera Associazione Assolidi di Tarquinia per provare ad attirare l’attenzione del ministro su un tema molto sentito in città.
“Questo scempio – continua la lettera – si protrae da alcuni decenni, ma negli ultimi anni ha assunto dimensioni che, se non contrastate con misure tempestive ed adeguate, determineranno la sua totale distruzione”.
“La scelta di rivolgerci direttamente a Lei, – spiega Assolidi rivolgendosi al ministro – titolare del Ministero competente per i beni storici ed archeologici, è stata determinata dal constatare una totale assenza di interventi a tutela del Monumento da parte di quei Soggetti pubblici che avrebbero dovuto impegnarsi nella sua messa in sicurezza e recupero. La questione dello scempio del Porto Clementino è stata più volte riportata sulla stampa locale e sulla questione è stato realizzato un servizio dalla trasmissione satirica di Canale5 “Striscia la notizia” nel corso della quale l’allora neo assessore a LL.PP. del Comune di Tarquinia promise un suo sollecito intervento. A tutt’oggi non è stata annunciata, né tanto meno eseguita alcuna opera”.
“La stessa incuria riservata al Porto Clementino – prosegue la lettera di Assolidi, firmata dal presidente Pierpaolo Maria Rosati – si ritrova anche in altri siti del territorio, tra tutti cito la poco distante area archeologica di Gravisca che cela le vestigia di una fiorente città EtruscoRomana comprensiva di un santuario greco e, da studi fatti negli anni settanta dello scorso secolo, anche di un porto a pianta esagonale simile per forma al Porto di Traiano di Fiumicino. Eccezion fatta per le zone riportate alla luce, la quasi totalità dell’area archeologica è stata destinata a parcheggio… Altra situazione grottesca si riscontra presso il Borgo storico facente parte della Riserva Naturale Statale delle Saline di Tarquinia completamente disabitato con molti edifici in stato di avanzata fatiscenza, tra questi anche un albergo ecologico” realizzato nel primo decennio del corrente secolo, completamente allestito ed attrezzato, mai utilizzato, ed ora alla mercé di chiunque in quanto gli accessi sono aperti e naturalmente incustoditi.
“Rivolgiamo a Lei, Ministro Franceschini, un appello – conclude il testo – affinché con i poteri che le conferisce il suo Alto mandato intervenga per risolvere positivamente la gravissima condizione del “Porto Clementino” che non appartiene soltanto alla comunità del nostro territorio ma a tutta la Cultura del Paese come anche I’area archeologica di Gravisca ed il Borgo storico delle Saline di Tarquinia”.