Le transenne sono arrivate alle Saline di Tarquinia: circa una settimana dopo l’ordinanza del sindaco Giulivi che disponeva “l’interdizione al transito veicolare e pedonale a chiunque, nell’intero Borgo delle Saline”, a causa dei pericoli generati dal degrado in cui versa l’area, al centro di una disputa tra il Comune stesso e l’Agenzia del Demanio, sono stati apposti i blocchi che indicano i divieti d’accesso, come richiesto dall’ordinanza stessa, riportata sulle transenne.
A differenza di quanto si era paventato all’inizio, non è chiusa la strada che costeggia l’oasi, ma il blocco è qualche metro dopo la stazione del comando dei Carabinieri Forestali: la passeggiata lungo l’oasi sarà dunque fruibile, ma non l’ingresso al borgo, almeno sino all’intervento che la stessa ordinanza intima all’Agenzia del Demanio di, come riporta la delibera, di “pulire i tratti stradali e di tutte le aree interne al Borgo che risultano invase da erbacce, vegetazione secca di vario genere e soprattutto degli aghi secchi dei pini che costituiscono un elevato rischio di incendio, chiudere e mettere in sicurezza le porte di accesso e le finestre che risultano divelte, penzolanti in parte rotte e con vetri frantumati, al fine di evitare intrusioni da parte di soggetti estranei, mettere in sicurezza cornicioni, facciate ed aree perimetrali di vari edifici, compreso quello dei “Sali scelti”, provvedere a puntellamenti, recinzioni, apposizioni di cartelli e segnali relativi al divieto di ingresso, al pericolo e atti, comunque, a prevenire situazioni di rischio, oltre a ogni altro adempimento ritenuto occorrenziale al raggiungimento dell’obiettivo di messa in sicurezza dell’area”.
Resta da capire se e come l’Agenzia del Demanio provvederà all’intervento richiesto e come l’atto del sindaco Giulivi inciderà sui dialoghi con l’Agenzia stessa per la gestione dell’area, da anni in stato di abbandono quasi completo, se si fa eccezione per l’attività dei Carabinieri Forestali e quella dell’Università della Tuscia.
Il provvedimento ha fatto molto discutere in città. In merito era intervenuto anche il Movimento 5 Stelle con un comunicato sottolineando come “nell’ordinanza non fosse contemplata la presenza dell’Università e del corpo forestale impedendo dunque di fatto l’accesso a servizi di pubblica utilità, non compaiono inoltre alcuni servizi turistici, come il trenino, il percorso prevede una tappa alle Saline, limitando cosi un servizio già pubblicizzato”.