Riceviamo e pubblichiamo
E’ tempo di entrata in campagna elettorale, del resto le elezioni sono alle porte, fine maggio inizio giugno, subito dopo le elezioni europee. Ed ecco, in tempi assai sospetti, i primi interventi sui giornali utili alla semina per raccogliere consensi.
Dalla Regione la proposta di abolire i vitalizi, un po’ datata, non certo una assoluta novità ma sempre suggestiva. A Tarquinia la proposta di chiudere la querelle di San Giorgio con la criptica novità della “perequazione urbanistica”.
Passato il primo momento di perplessità, smarrimento e sconforto, ci siamo chiesti cosa possa significare perequazione urbanistica in rapporto alla specifica situazione di San Giorgio.
Se fosse bastato compattare i vari e diversi casi di abuso edilizio in un’unica zona con la indispensabile condivisione dei proprietari, non staremmo qui a parlarne, così come enunciata non ha alcun significato.
AreaSX ricorda che il P.R.G. vigente (1975) individua dei terreni in località San Giorgio mediante comprensori da destinare a nuovi insediamenti subordinandoli a specifici piani di lottizzazione nel rispetto di parametri stabiliti dallo stesso Piano Regolatore.
Vogliamo inoltre ricordare, anzi non vogliamo dimenticare, che dal 1975 vi sono stati; il condono edilizio del 1985 di Craxi, del 1994 di Berlusconi, del 2003 di Berlusconi e del 2018 dell’attuale governo Salvini-Di Maio.
Fermo restando la nostra più totale contrarietà al condono come strumento utile a sanare, legalizzandolo, l’abusivismo edilizio, finalizzato a chi ha costruito senza titoli ed autorizzazioni in zone sprovviste dai normali strumenti urbanistici. Rileviamo che nel caso specifico la realtà è molto più articolata e lontana dalla misteriosa soluzione della perequazione urbanistica.
Vi sono comparti che, senza ricorrere a sanatorie, hanno già i propri piani di lottizzazione approvati e altri che sono in corso di approvazione con un conseguente notevole impegno di proprie risorse. Vi sono comparti che hanno sforato cubature a disposizione delle proprie aree. Vi è chi ha già ottenuto autorizzazione edilizia aderendo ad uno dei condoni che ci sono stati nei vari anni, vogliamo ricordare che il condono è legato alla proprietà individuata con le relative particelle. Vi è chi ha un diniego totale alla richiesta di condono con relativa ordinanza di demolizione.
E per ultimo, per amore della verità, in un incontro avuto da noi di AreaSX con il Commissario Straordinario ci è stato chiaramente illustrato che la priorità al momento è la messa a norma delle opere di urbanizzazione per tutta l’area prescindendo dalla querelle di chi deve costruire.
Le buone e nobili intenzioni, salvaguardare il suolo, collidono con una oramai acclamata incompetenza e superficiale conoscenza delle cose. Per noi di AreaSx la soluzione non sta nelle alchimie amministrative ma, più semplicente, nella corretta applicazione delle leggi. Messe a norma le opere di urbanizzazione primaria come suggerito dal Commissario, costruisca chi ha i titoli per farlo!
La pubblica amministrazione pretenda rispetto dei parametri imposti, dei vincoli paesaggistici, di risparmio energetico e di valorizzazione e tutela dell’ambiente.
Troviamo speculare alla ricerca del consenso il ricercare soluzioni compiacenti in perfetta sintonia con chi fino ad oggi ha utilizzato la buona fede degli abitanti di San Giorgio per rastrellare “a strascico” voti e consensi. Onestà deve andare di pari passo con verità, correttezza, coerenza e competenza.
Piero Rosati
Areasx