Riceviamo e pubblichiamo
Il secondo appuntamento del ciclo di conferenze “Le grandi tradizioni religiose della Tuscia, tra spiritualità e folklore” sarà dedicato a “La festa della Madonna Santissima del Monte e le tradizionali “Passate” di Marta”. Alla sala Sacchetti il 1° aprile, alle 17,30, al civico 4 di via dell’Archetto, a Tarquinia, ne parleranno don Roberto Fabiani, il presidente del Comitato Festeggiamenti della Madonna Santissima del Monte Francesco Tarquini e gli storici Maria Irene Fedeli e Quirino Galli. A Marta, comune in riva al lago di Bolsena, la festa della Madonna Santissima del Monte si celebra il 14 maggio ed è la manifestazione più importante in perfetto equilibrio tra pagano e religioso, affondando le sue radici nei riti pagani propiziatori. I preparativi ai festeggiamenti iniziano settimane prima con la costruzione delle ‘fontane” o carri e, a seguire, gli allestimenti per le vie del piccolo paese. L’inizio della festa è il 13 maggio con la celebrazione dei primi Vespri Solenni.
All’alba del 14 maggio il tamburino con l’incessante rullo dà la sveglia accompagnato dalle campane della Colleggiata che suonano a festa. Alle 9 il corteo storico inizia il tradizionale percorso che giunge al santuario della venerata Madonna del Monte. L’ordinamento è costituito dai casenghi, bifolchi, villani e pescatori accompagnati dalla banda musicale a cui fa seguito il clero, i ceri, le autorità civili con il gonfalone e la popolazione. Al corteo possono partecipare solo uomini. Il significato del termine ”passate” è riferito ai tre giri che le persone compiono nella chiesa, offrendo alla Madonna i frutti della terra e del lago, con distribuzione delle tradizionali ciambelle. “La festa è una delle più conosciute della Tuscia e attira ogni anno migliaia di turisti – sottolinea la presidente della Società Tarquiniense d’Arte e Storia Alessandra Sileoni -. per l’occasione, al termine della conferenza, la cuoca e foodblogger Vittoria proporrà un assaggio della “sbroscia”, zuppa di pesce di lago cucinata in occasione di questa festività, mentre la sommelier della Fisar Diletta Alessandrelli farà degustare il “Vignola”, una cannaiola dell’Azienda Agricola San Lazzaro, quale vino più rappresentativo della zona martana”.
Il ciclo di conferenze “Le grandi tradizioni religiose della Tuscia, tra spiritualità e folklore” è organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS), con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia e in collaborazione con il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, la Pro loco e i Pugnaloni di Acquapendente, il Comitato Festeggiamenti Madonna Santissima del Monte di Marta e l’Associazione Fratelli del Cristo Risorto. L’ingresso alle conferenze è libero. Le degustazioni sono gratuite. Per tutte le informazioni è possibile scrivere a tarquiniense@gmail.com o chiamare la segreteria allo 0766 858194 e al 339 2011849.