Attenzione, partecipazione, interesse ed un filo di commozione: il Cinema Etrusco di Tarquinia ha ospitato stamani la prima festa della rete di scuole per la legalità “Giovanni Falcone”, con la sala principale della struttura piena di ragazzi per assistere alla proiezione dei materiali video prodotti – dai ragazzi stessi – nell’ambito dei progetti di educazione alla legalità svolti all’interno dei singoli istituti.
Oltre ai corti ed ai video girati, interpretati e montati dagli studenti, sul palco anche le testimonianze – fortemente toccanti e seguite con attenzione e partecipazione estrema da parte degli studenti – delle sorelle Irene e Gioacchina Napoli, di Mezzojuso, cittadina in provincia di Palermo dove sono state vittime della mafia dei pascoli, e di Maurizio Pascucci, presidente dell’Associazione “Fior di Corelone”.
Continua l’impegno nel senso dell’educazione alla legalità da parte dell’IIS Cardarelli di Tarquinia, dai campi di lavoro di Corleone alle conferenze con note personalità che contrastano il fenomeno mafioso, dalla partecipazione a seminari e convegni con la presenza delle forze dell’ordine ad incontri con i magistrati.
“In ogni incontro – le parole, stamani della dirigente Laura Piroli – viene sottolineata l’importanza di sentirsi appartenenti ad una comunità perché nessuno può pensare di delegare, nessuno può pensare che non è “affar proprio”, nessuno può illudersi di non essere importante per contrastare l’illegalità”.
“In questa logica del dinamismo, ma anche del ricordo il 23 maggio 2016, all’Istituto “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia, la nostra scuola, è stato affidato il codice d’udienza di Giovanni Falcone, con l’intento di creare occasioni di riflessione sul tema della legalità e innescare azioni educative forti. Noi abbiamo voluto onorare la presenza del codice, proponendo ad altre scuole di realizzare qualcosa di concreto, che rimanesse nel tempo. È così che è nata, il 27 aprile del 2017 la rete di scuole per la legalità “Giovanni Falcone”, alla presenza di Attilio Bolzoni e Michele Prestipino. Un’idea semplice per un progetto ambizioso: lavorare insieme, per avere una maggiore incisività su tutti gli alunni del nostro territorio. Siamo diventati una realtà: siamo sedici Istituti sia della provincia di Viterbo che di quella di Roma e ci siamo dati una struttura operativa snella ed efficace, coordinata magistralmente dalla proff.ssa Cinzia Brandi che con il suo entusiasmo da anni studia e propone nella nostra scuola e per la Rete attività di promozione della legalità, ricordiamo l’incontro con Tiberio Bentivoglio, tutte le volte che siamo andati a Roma, grazie anche all’Osservatorio per la Legalità della Regio Lazio, ricordiamo l’incontro con Tina Montinaro”.