Ottantadue attività commerciali, per lo più facenti capo ai settori di ristorazione, agriturismi, alberghiero e extralberghiero, balneare, bar e pasticcerie, hanno sottoscritto un documento indirizzato al sindaco di Tarquinia nella quale si annuncia la riconsegna delle chiavi delle attività in segno di denuncia nei confronti dell'”l’indifferenza del Governo italiano” verso le categorie che rappresentano.
L’iniziativa, come spiegano i firmatari in apertura del documento, rientra nell’ambito della manifestazione “Risorgi Italia”, cui il gruppo autonomo di commercianti “Tutti per Tarquinia” ha aderito, che prevedeva l’apertura delle porte degli esercizi e l’accensione dell’insegna per l’ultima volta, nella sera di martedì 28 aprile alle 21 (qui le foto).
“Siamo certi che il nostro Sindaco possa appoggiarci in questa pacifica e garbata manifestazione di dissenso nei confronti delle iniziative del Governo, – spiega il documento – che sostengono e tutelano, secondo noi, alcune categorie più di altre. In un momento di sacrificio e di emergenza i cittadini sono tutti uguali, questo è lo spirito a cui si sono ispirati i padri costituenti, lo stesso spirito che alimenta la nostra denuncia. Senza un concreto aiuto le nostre aziende non possono vivere”.
“Caro Sindaco, – conclude il testo – le nostre attività sono il lavoro della popolazione che vive a Tarquinia, la cittadina da Lei rappresentata, noi siamo e saremo sempre al suo fianco nelle iniziative che condurrà in favore della crescita e dello sviluppo economico e culturale del nostro Paese”.