di Attilio Rosati
Lo Stadio “Bonelli” gremito in ogni ordine di posti, ma il pubblico pagante ha dovuto assistere a una delle più catastrofiche prestazioni della storia della propria squadra. Tre reti subite in dodici minuti, difesa inerme, centrocampo povero d’idee e di forza agonistica, attacco sterile e autoreferenziale. Gioco e forza di volontà, latitanti. Orgoglio zero. Sono questi gli ingredienti di un calvario che davanti agli increduli spettatori si è protratto per novanta minuti e, se non cambia qualcosa, rischia di perpetuarsi per tutta la restate parte di un campionato nato da un ripescaggio e non da meriti e traguardi conquistati con il sudore della fronte.
4’del primo tempo: il Ladispoli si proietta in avanti senza troppa convinzione ma su uno svarione difensivo, Maronti trova sulla testa un pallone da girare in area; Gravina, indisturbato, tira e complice una ennesima deviazione di un difensore, insacca la prima rete della gara. Baroncini non poteva fare nulla. 9’ su calcio da fermo, Berardi viene trovato completamente solo sulla fascia destra, assist raso terra per Marvelli e “piattone” vincente di quest’ultimo:2 a0.12’Marvelli parte in quarta indisturbato, fa fuori un paio di statici avversari e batte per la terza volta Baroncini. Il tutto, senza che i locali accennino alla benché minima reazione di orgoglio.
Al18’minuto l’unico episodio favorevole alla squadra di Mister Granato: Rosati si gira bene in area e viene atterrato platealmente. Il Sig. Impenna di Rieti, ben piazzato, fischia un calcio di rigore che Dario Spirito trasforma con la consueta freddezza.
21’: Berardi riparte in contropiede si presenta in area, fa fuori Baroncini il quale, con un gesto disperato, si lancia sul pallone e in extremis, lo devia in angolo.33’atterramento in area di Moronti il Direttore di gara fischia un rigore sacrosanto che lo stesso Moronti batte; Baroncini compie un prodigio e para. 41’ Santu parte sulla fascia e crossa al centro un pallone che il portiere del Ladispoli Cosimi scardina letteralmente dalla testa di Rosati.
Nel secondo tempo, tutti si aspettavano un’impennata di orgoglio degli etruschi ma in campo ci sono solo i ragazzi di Mister Graniero che in 15 minuti segnano altre due reti, prima con Mannozzi lesto a ribadire in rete una corta respinta di Baroncini su tiro di Moronti e poi con Moronti medesimo che finalizza una bella incursione in area con il gol personale. Alla sagra del gol partecipa anche Graniero che appena entrato, sul finire della mattanza, perfeziona il risultato con la sesta e, complice il fischio finale, ultima rete del Ladispoli. Freddo e desolazione nella classifica degli etruschi che dovranno cambiare di corsa mentalità e trovare un minimo di gioco, se non vorranno tornare in Promozione. Silenzio di tomba negli spogliatoi, nulla da chiedere, poco da dichiarare.