“Il Movimento Civico per Tarquinia chiede pubblicamente e formalmente al Suo primo cittadino se è stato mai richiesto alla presidente della Società Talete un accesso agli atti per comprendere le ragioni di un affidamento con un importo di qualche centinaio di euro per i software gestionali. Caro Sindaco, crediamo che sia un atto dovuto e necessario cercare di fare chiarezza!”. A avanzare la richiesta, al termine di una lunga nota dossier, è il Movimento Civico per Tarquinia, che prima ripercorre le vicende relative a Talete e al Comune tirrenico.
“Tutto è iniziato – inizia il racconto del Movimento Civico – nel 2015 quando la società Talete, con atto Orientamento/Indirizzo n° 20 del 09.01.2004 della Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti delle Province dell’ATO, è stata individuata quale soggetto deputato alla gestione del servizio all’interno dell’Ambito territoriale n. 1-Lazio Nord-Viterbo, al quale appartiene anche il Comune di Tarquinia. Con decorrenza giuridica 01.01.2016, data ove si è perfezionato il trasferimento del servizio alla società Talete (anche se il Comune di Tarquinia, per questioni organizzative, di fatto ha protratto la gestione operativa fino al 30.09.2016), è in corso la regolazione degli aspetti creditori/debitori tra ente e società per il rimborso dei costi anticipati dal comune stesso”.
Quindi si passa a Mazzola, per il quale, a detta del Movimento, “l’acqua potabile pubblica e la tutela delle tasche dei cittadini non sembravano essere una priorità, in quanto tra i firmatari della contro-diffida alla Regione Lazio sottoscritta da 20 Sindaci dei vari Comuni, si è potuta notare l’assenza del nostro primo cittadino nonché Presidente della Provincia”.
“Nel 2017 – continua la nota – arriva l’Amministrazione Mencarini la quale prova, come unica soluzione, il lavarsi le mani su questa storia. Il sostanziale miglioramento dell’Amministrazione Mencarini al precedente fallimento è stato quello di chiudere definitivamente lo sportello Talete quale unico servizio ai cittadini, per non aggiungere poi gli altri già noti ed esistenti problemi: disservizio e bollette altissime”.
“Nel 2018 cade l’Amministrazione Mencarini, arriva il Commissario Prefettizio Giuseppe Ranieri – continua il Movimento – che prova a recuperare il credito vantato dal Comune nei confronti dalla Società Talete, tramite giusta delibera commissariale nella quale viene dato incarico ad un legale per intraprendere azioni giudiziarie nei confronti della società per il recupero del credito vantato dal Comune”.
” Di quanto siamo creditori? Il Comune cosa sta facendo? – incalza il Movimento Civico – Nel 2019 con la nuova Amministrazione Giulivi non possiamo certo affermare di poter scorgere chiarimenti all’orizzonte!” Da qui la richiesta di informazioni anche relativamente alla notizia di acquisto software.