Riceviamo da Sergio Caci e pubblichiamo
La Regione Lazio con decisione politica, considerata la propria delibera di giunta del 19 giugno dalla giunta Zingaretti, applica i poteri sostitutivi nei confronti del comune di Montalto di Castro e di fatto, con grave danno, commissaria il nostro servizio idrico e quello di altri comuni della Tuscia. Un ritardo ed un comportamento che va nella direzione opposta rispetto a tutte le comunicazioni ed azioni che si sono susseguite sin dal 2013/14.
Infatti, viste le note ormai datate della Regione, con le quali già chiedeva ai comuni di passare in Talete, i sindaci compreso il sottoscritto, proprio per tutelare i propri cittadini anche di fronte a norme sbagliate o poco chiare ed in virtù di una Legge regionale scritta male, si sono rivolti ai giudici per sapere come operare. Il giudice amministrativo, al termine dell’intero iter processuale, ha respinto le richieste dei sindaci. Quindi, proprio per rispetto delle istituzioni, ho dato mandato di iniziare immediatamente le procedure per il trasferimento del servizio idrico, al fine di guidarlo insieme a Talete per dare maggiori tutela ai cittadini ed ai lavoratori. Attualmente il passaggio è in corso e si sta adempiendo a tutti gli accordi intrapresi: comunicazione dei dipendenti, reperimento documenti, sopralluoghi e quant’altro si è reso necessario. Tali adempimenti sono stati citati ed approvati anche dal Consiglio Comunale del comune di Montalto di Castro il 10 maggio scorso, prendendo anche atto che dalle conferenze dei sindaci svolte nell’ultimo periodo è emerso che la presa in carico effettiva delle reti infrastrutturali e impianti del Comune di Montalto di Castro avverrebbe (anzi avverrà) verosimilmente nell’anno 2021.
Invece che fa oggi la Regione, il PD e Zingaretti? Forse troppo presi dalle beghe nazionali, a fronte di tutto il lavoro svolto dal comune e da Talete, a fronte degli accordi e della corrispondenza intercorsa, commissaria tutti i comuni compreso Montalto di Castro, che di fatto ha avviato la procedura di passaggio come già ho scritto sopra. Un provvedimento del tutto inutile ed insensato. Mi viene da pensare che sia solamente una mossa politica o una scarsa attenzione per il territorio o, ancora peggio, una totale non conoscenza di quanto è stato fatto sino ad ora. L’atto di commissariamento è inutile, sbagliato, tardivo. Appena arriverà la comunicazione ufficiale lo impugneremo immediatamente, dato che comunque abbiamo già iniziato le procedure per il passaggio.
L’atteggiamento di Zingaretti e della giunta PD evidenzia che ormai la Regione sia lontana anni luce dai cittadini e dalle realtà locali. Il presidente, impegnato in campo nazionale a risolvere le beghe del suo partito, non ha più tempo per seguire i suoi cittadini e si dimentica di cosa accade nei comuni della regione.
Lo sa che sta commissariando un comune che ha già iniziato ad accompagnare il passaggio in Talete? Lo sa che scavalcando le procedure già avviate non tutela i cittadini e tanto meno i lavoratori della società che oggi si occupa del servizio idrico? Lo sa che così facendo danneggia anche la Talete, perché stravolge la sua programmazione aziendale? Perché questa accelerazione tardiva e sbagliata?
Non ci si può occupare di un partito complesso come il PD e insieme della Regione Lazio: Zingaretti faccia una scelta. Sono molto preoccupato, perché questa leggerezza che mina la sicurezza dei posti di lavoro, farà improvvisamente impennare le bollette dell’acqua e non garantirà un servizio adeguato.
Sergio Caci