Riceviamo e pubblichiamo
Santa Fiora guarda con interesse allo sviluppo del turismo ambientale ed eco sostenibile preparandosi ad accogliere un target turistico nazionale e internazionale sempre più orientato ad approfondire la conoscenza del territorio.
Un passaggio fondamentale è la valorizzazione del patrimonio sentieristico: con questo obiettivo il Comune di Santa Fiora, in sinergia con i Comuni di Arcidosso e Castel del Piano, ha portato a termine un progetto per il ripristino dei tracciati che sono stati arricchiti con la segnaletica conforme agli standard della RET, la Rete escursionistica toscana e sono stati messi in rete. In pratica partendo da Santa Fiora adesso è possibile raggiungere a piedi o in bicicletta tutte le frazioni e i paesi circostanti, fino ai punti di maggior interesse turistico, come la vetta del Monte Amiata, il Monte Labro e il Monte Calvo. In tutto sono diciassette sentieri che attraversano il territorio per un’estensione di circa 220 chilometri.
“Un lavoro importante – sottolinea Isabella Dessalvi assessore comunale al Turismo e Promozione del Territorio – pensato per migliorare la fruibilità dei percorsi e potenziare il loro utilizzo. Il patrimonio sentieristico è una grande risorsa che intendiamo preservare e valorizzare, anche alla luce del recente ingresso di Santa Fiora tra i Borghi più Belli d’Italia, che ci garantisce una rinnovata visibilità tra i turisti amanti dell’ambiente e della vacanza slow.”
Il progetto è stato coordinato da Michele Arezzini, guida ambientale esperta del territorio . “I sentieri del Monte Amiata – spiega Arezzini – sono di tipo T ed E , ovvero itinerari escursionistici privi di difficoltà tecniche, in gran parte mulattiere, strade forestali realizzate per scopi di taglio agro-silvo-pastorali, sentieri di collegamento con valli vicine. Sono percorsi praticabili anche da chi non ha esperienza. Sembrava impossibile creare una sentieristica unica e coordinata dell’Amiata. Oggi tutto questo è realtà grazie alla lungimiranza degli amministratori di Santa Fiora, Arcidosso e Castel del Piano che hanno fatto rete creando i presupposti per lo sviluppo del turismo ambientale”.
Il prossimo progetto in cantiere, “Vetta -Mare”, è un lavoro condiviso, attraverso i protocolli d’Intesa, con 8 Comuni grossetani per dare vita ad un unico lungo sentiero, che collega la montagna al mare, comprendendo Castel del Piano, Arcidosso, Santa Fiora, Castell’Azzara, Sovana, Saturnia, Manciano, Capalbio, Ansedonia, Orbetello e Porto Ercole, andando dalle pendici del vulcano Amiata alle necropoli etrusche, dalle vie cave, alle terme fino alla costa d’Argento. “Questo nuovo collegamento– afferma Isabella Dessalvi– fruibile in tempi brevi, sarà un’attrattiva fortissima e darà vita ad uno dei percorsi più ricchi e belli della Toscana.”
La nuova mappa cartografica, con indicazione dei sentieri e della loro lunghezza può essere scaricata dal sito internet del Comune di Santa Fiora e dalle pagine facebook del Comune e dell’Ufficio Turistico. Inoltre è scaricabile in formato gpx dal sito Outdoor Active, uno dei portali europei più importanti di escursionismo e trekking.