Riceviamo e pubblichiamo
Prendiamo atto della proposta lanciata da Tarquinia Democratica che ringraziamo per il contributo costruttivo dato. Riscontriamo un interesse diffuso sul regolamento per la concessione delle quote che dimostra l’importanza di questo strumento e la sua utilità. In questa ottica reputiamo importante ascoltare il maggior numero di soggetti possibili.
Crediamo nel confronto libero e pubblico con i cittadini che rappresenta per noi una risorsa e uno strumento importante per addivenire a provvedimenti condivisi e partecipati.
Avevamo già programmato un tavolo con i sindacati di categoria, ma l’opportunità di indire un’assemblea pubblica coglie certamente la nostra disponibilità. Uno strumento dove poter ascoltare e valutare in maniera aperta le istanze di ciascuno.
La bozza definitiva del regolamento sarà chiusa a breve, i lavori della prossima seduta della commissione saranno in tal senso decisivi, in quella sede porteremo in discussione anche la lettera di Tarquinia Democratica e come maggioranza sosteremo l’esigenza di aderire alla richiesta di assemblea pubblica presentata dall’associazione locale, ciò anche nel rispetto dei membri della commissione che da un mese circa stanno faticosamente cercando di addivenire ad un testo unitario e comunque prima dell’approvazione definitiva in Consiglio di Amministrazione.
Il contributo aperto permetterà un’analisi apolitica dei problemi, tecnici e legislativi. Non è sicuramente facile modernizzare le Università Agrarie in assenza di leggi attuali sul tema, il richiamo ai reggi decreti e i vincoli che dette norme impongono sono freni spesso insormontabili e parlano di sistemi vetusti e superati. Lo stesso si può dire per la frammentazione delle competenze e delle fonti normative applicabili.
Siamo convinti di aver fatto in tale ottica e con simili difficoltà un buon lavoro che sicuramente può essere migliorato, cercando con ancora maggiore incisività di compenetrare le esigenze del mondo agricolo con il principio che la terra dell’Università Agraria è terra di tutti. Peraltro percorso già intrapreso dall’Ente negli ultimi anni in maniera forte e del tutto innovativa.
Università Agraria
l’Assessore Gino Stella