Ricaviamo da Mario Gangi e Marzia Marzoli del SIB Lazio e pubbichiamo
In data odierna si è svolto il primo appuntamento del tavolo tecnico sulle modalità di avvio dell’imminente stagione balneare, organizzato dalla Regione Lazio con la rappresentanza dei sindacati balneari del Lazio.
L’assessore Paolo Orneli e l’assessore Valentina Corrado hanno avviato la discussione sull’imminente stagione balneare che si presenta con le criticità legate all’emergenza Covid-19, focalizzando subito sul tema dei protocolli e delle date di apertura dei ristoranti e degli stabilimenti balneari.
La Regione Lazio ha riportato la sintesi del verbale della conferenza stato regione di ieri sulla discussione sui temi legate al demanio e la necessità di un riordino della normativa demaniale Nazionale, compresa la discussione su una data nazionale di apertura delle attività di ristorazione e di quelle balneari, fermo restando la possibilità dei comuni di fare delle restrizioni tramite le ordinanze sindacali.
In linea di massima dovrebbero essere confermati i protocolli del 2020, così come le distanze tra ombrelloni di 10 metri quadrati corrispondenti alle linee guida Nazionali, ma che possono aumentare in considerazione delle indicazioni dei PUA comunali.
L’assessore ha più volte sottolineato l’importanza delle norme e delle regole di comportamento, attraverso le quali si potrà avviare la stagione balneare in modo sicuro, confermando il contributo di 3 milioni di euro ai comuni per l’organizzazione delle spiagge libere.
Le date ipotizzate sono il 26 Aprile per i ristoranti e il 15 Maggio per gli stabilimenti balneari, da confermare in base alle discussioni Nazionali attivate nel CTS e nel governo.
Il S.I.B. Lazio ha sottolineato l’importanza di un chiarimento tecnico rispetto all’utilizzo dell’area demaniale, delle spiagge pubbliche e di quelle in concessione, che potrebbero essere frequentate dal 26 Aprile, anche se l’apertura degli stabilimenti potrebbe essere successiva.
Secondo il Sindacato, il governo e la Regione Lazio dovranno chiarire se agli utenti sarà permesso l’utilizzo dell’arenile per l’attività ludico-ricreativo, compresa la balneazione, prima dell’apertura ufficiale delle attività turistiche, che ricordiamo rappresentare il più importante presidio per la sicurezza balneare oltre a quella igienica sanitaria.
Il tavolo tecnico si aggiornerà nei prossimi giorni, non appena saranno note le linee guida varate dal governo, ringraziando l’assessore Orneli e l’assessore Corrado per la disponibilità e per l’attenzione al tema del turismo balneare, identificato per le importanti ricadute economiche su l’intero sistema turistico Laziale, di una regione che vanta ben 350 km di costa, rappresentata da tre provincie e da 24 comuni costieri.
S.I.B. Lazio