Riceviamo e pubblichiamo
Sensibilizzazione e costante attenzione sul territorio per combattere ogni forma di violenza sulle donne. In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ricordata giovedì 25 novembre, sono proseguite in questo week-end le iniziative messe in campo dall’Amministrazione comunale secondo un percorso ben definito con l’obiettivo di coinvolgere quante più persone a domandarsi sul tema. Dopo le prime attività che si sono svolte giovedì, si è tenuto ieri presso la Sala Consiliare un interessante convegno dal titolo “Le donne oggi tra violenza e modelli culturali”. Durante i lavori, introdotti da un indirizzo di saluto del Sindaco Roberto Camilli, alla presenza del Vice Sindaco Rachele Chiani e dell’Assessore alle politiche sociali Paola Tranfa, hanno preso la parola alcuni esperti del settore che hanno aiutato la platea a meglio comprendere questo grave e, per certi aspetti, poco conosciuto problema delle società moderne, oggi sempre più di attualità.
In particolare, la psicologa Marta Rapiti, ha illustrato le molteplici forme di violenza che vengono ad interessare la donna-vittima di violenza o stalking, che hanno l’effetto di annullare personalità ed autostima facendola cadere in una condizione di passività emotiva e fisica. La psicoterapeuta Francesca Fazio, invece, assistente sociale del nostro Comune, ha illustrato in modo dettagliato la rete oggi messa in campo dal presidio pubblico provinciale e in particolare con l’Asl di Viterbo cui aderiscono i Comuni della Tuscia, quale strumento di ascolto e prevenzione di fenomeni così complessi per offrire quanto prima assistenza ed accompagnamento della donna in situazione della specie. In tal senso, molto interessante è stato l’intervento del Capitano Felice Bucalo dell’Arma dei Carabinieri, Comandante della Compagnia di Viterbo, che ha portato una testimonianza concreta di chi opera sul campo e che si trova ogni giorno ad affrontare le richieste di aiuto di donne che vengono a trovarsi in situazioni della specie. L’Ufficiale ha fornito un’ampia illustrazione, supportata anche da un video introduttivo, dell’impegno dell’Arma nell’essere sempre più un presidio avanzato di prevenzione e di ascolto sul territorio, anche grazie alla presenza di personale formato a gestire situazione di specie, proprio per dare risposte rapide, appropriate e adeguate ai casi di specie, ciascuno con le sue particolarità e peculiarità. A chiusura, la dott.ssa Maria Grazia Fontana, sociologa e scrittrice, per l’Associazione Kyanos tra i partner del Centro Antiviolenza Penelope di Viterbo, ha voluto ricordare alcune esperienze di donne che, seppur oggetto di gravissime violenze fisiche, hanno avuto la forza di ricominciare e di essere testimoni di campagne come questa per sensibilizzare sempre più le persone sul concetto del rispetto e il contrasto ad ogni forma di violenza sulle donne. Corollario dell’intervento la lettura di uno scritto da lei prodotto e oggetto di un premio letterario che ricalca in chiave moderna, l’episodio di femminicidio della nobildonna Violante Diaz da parte di don Giovanni Carafa, nipote di Papa Paolo IV, che oltre 400 anni sconvolse la Tuscia tra Soriano e Gallese e che viene ricordato, ancor oggi, come una delle pagine buie della storia della Corte romana. Al termine dei lavori ci si è dati appuntamento all’indomani presso la piazza principale dove è stato allestito uno stand del Comune di Soriano per distribuire materiale informativo sul tema, oltre un piccolo dono per tutte le donne intervenute, una bellissima rosa rossa con tanto di slogan a corredo su un biglietto legato da un grazioso nastro rosso. Anche questo un modo concreto per gridare tutti insieme “No alla violenza sulle donne”!