Riceviamo e pubblichiamo
Questa mattina, presso la Prefettura di Viterbo, il sindaco Sergio Caci è intervenuto alla manifestazione pacifica che ha visto la partecipazione di tutti i primi cittadini della provincia contro i tagli del Governo ai Comuni. All’incontro con il Prefetto Antonella Scolamiero si è discusso delle problematiche per i Comuni legate al patto di stabilità che ad oggi non consente alle amministrazioni di poter investire in modo appropriato per migliorare le condizioni di vita dei cittadini del territorio. I sindaci hanno chiesto al Prefetto di farsi portavoce con il Ministro Delrio affinché vengano allentate le limitazioni imposte dalle manovre del Governo, che sottraggono ai comuni l’autonomia amministrativa e programmatica.
La tassazione – si legge nella lettera dei sindaci indirizzata al prefetto – ha superato la soglia della sopportabilità e noi sindaci trasformati in esattori ed esecutori. Eccellenza, noi sindaci siamo sicuramente l’ultima ruota del carro, ma se le ruote cigolano e poi si inchiodano, il carro si ferma». Il Prefetto Scolamiero ha preso atto di buon grado del gesto di coraggio dei sindaci, impegnandosi a portare le proposte ricevute al Governo.
Al dibattito, oltre all’introduzione del sindaco di Vetralla, Sandrino Aquilani, promotore dell’iniziativa, ha preso la parola anche il sindaco Caci: «I cittadini stanno perdendo la fiducia nella politica. La legge di stabilità, dopo il Senato, è oggi all’approvazione della Camera dei Deputati. Dobbiamo fare atti concreti presentando degli emendamenti alla stessa. Dopodiché potremo, anche accompagnati dal Prefetto, recarci in Parlamento con la fascia tricolore presenziando alla votazione della legge di stabilità. I parlamentari delle nostre province, che non voteranno il nostro emendamento, chissà poi con quale faccia si presenteranno agli elettori che hanno deluso non accogliendo le proposte dei sindaci del territorio fatte per il bene dei cittadini. Quei soldi che noi chiederemo con il nostro emendamento – conclude il sindaco Caci – il Governo li tolga dal mega condono che ha fatto alle società delle slot-machine; società che forse qualcuno nei Palazzi conosce bene».
Il Prefetto, oltre che al Ministro, avviserà anche il presidente dell’Anci nazionale, Piero Fassino, in quanto sembra essere una iniziativa, quella di oggi, al momento unica nel suo genere.