Riceviamo da Silvia Blasi e pubblichiamo
Una delle sfide importanti che ci aspettano come esseri umani è quella della gestione e progressiva riduzione dei nostri rifiuti che, come drammaticamente e ciclicamente i media portano alla nostra attenzione, sono ormai un problema conclamato e globale. È chiaro quindi che questa sfida va affrontata su più piani: sicuramente su quello dell’educazione e della sensibilizzazione, ma anche, da parte delle istituzioni, con precise indicazioni che abbiano come scopo la drastica riduzione della produzione di rifiuti stessi. In particolare gli imballaggi ed il packaging per la vendita contribuiscono in maniera pesante alla produzione di rifiuti che, se non adeguatamente riutilizzati o riciclati, perdurano nell’ambiente anche per secoli.
Ho presentato in questi giorni una proposta di legge regionale a mia prima firma che ha come scopo la riduzione dei rifiuti incentivando la diffusione e la vendita di prodotti sfusi o alla spina. Così come definiti nella proposta di legge, per “prodotti sfusi si intendono i prodotti, alimentari e non alimentari, la cui vendita in modalità sfusa o alla spina è espressamente prevista dalla rispettiva normativa di settore”. I vantaggi per gli utenti finali sono evidenti e riguardano la riduzione dei costi che contribuiscono al prezzo finale di un prodotto come il packaging, per l’appunto, e la pubblicità ed inoltre la possibilità di acquistare a peso i quantitativi desiderati.
Come viene anche spiegato nella relazione introduttiva al testo vero e proprio la domanda principale che i cittadini si fanno su questa tipologia di vendita riguarda prevalentemente la qualità dei prodotti che trovano nei dispenser. Proprio per rispondere a tale esigenza la proposta comprende l’obbligo per i negozi di fornire adeguate informazioni sui prodotti messi in vendita, controlli da parte delle ASL in coordinazione con l’autorità giudiziaria e le relative sanzioni in caso di inadempienza.
Vengono inoltre previsti interventi da parte della Regione atti ad incentivare la diffusione di queste tipologie di vendita, l’informazione sui benefici e vantaggi in termini di denaro risparmiato e di sostenibilità ambientale. Oltre a ciò la Regione Lazio potrà concedere contributi ed agevolazioni sia a piccoli esercizi commerciali che alle attività della grande distribuzione secondo un programma annuale degli interventi previo parere della competente commissione consiliare. Un regolamento definirà i criteri e i requisiti per l’inserimento di esercizi commerciali e della grande distribuzione in un registro regionale appositamente istituito, per l’erogazione dei contributi e delle eventuali agevolazioni fiscali e le modalità di restituzione degli stessi qualora si incorresse nelle sanzioni previste dalla proposta di legge.
La Giunta inoltre periodicamente dovrà presentare una relazione per verificare lo stato di attuazione della legge, la tipologia degli investimenti attivati, la quantità di prodotti venduti come pure la quantità di imballaggi, per così dire, “risparmiata” oltre alle eventuali criticità che si dovessero presentare.
Sono certa che questa proposta non potrà che incontrare il plauso e l’approvazione di tutti coloro che hanno a cuore il nostro ambiente e le tasche dei cittadini. Di certo non possiamo pensare di risolvere solo così il problema dei rifiuti perché educazione, conoscenza, riciclo e riuso, oltre che ovviamente diminuzione di scarti e rifiuti, dovranno essere il leitmotiv dell’immediato futuro.
Consigliera Regionale Silvia Blasi